venerdì 13 aprile 2007

Maledetta quella volta che ho deciso di cominciare a mettere i titoli...

No Ken, non mi vedrai mai più col casco a penzoloni, tentando goffamente di non distruggere tutta l'oggettistica frangibile nel raggio di un paio di metri.
Anche se in famiglia si sta rimuginando su qualche rito woodoo animista in grado di ridare linfa vitale al moped.
Mannaia, è arrivato il caldo, per davvero. C'è un motivo preciso per cui non mi garba più di tanto la canicola. E finalmente ho una pagina web tutta mia da imbrattare con queste malsane idee bislacche.
Parliamone. Cosa succede col caldo? Tante cose, ma l'unica veramente degna di nota è che la femmina si spoglia.
Ora, è abbastanza rinomato che i rapporti interpersonali siano un tantino importanti e che bene o male si basino su una certa dose di sincera e reciproca falsità. Ma che almeno è patente e ben riconosciuta. Col caldo salta in aria tutto. Dicevamo, la femmena si spoglia. Al masculo gli ormoni cominciano a ballare la taranta. "Diamine, sto cercando di spargere un po' di poesia su tutta la maledetta storia" direbbe Edward Norton appena prima di affermare che per svuotarsi le balle i maschietti sarebbero disposti, durante la stagione calda, sottoposti al supplizio tantalico della donna mezza gnuda, a vendere un tanto al chilo gli organi della madre.
Disposti a tutto si diceva; persino a mandare a farsi fottere quelle simpatiche regole d'ingaggio non scritte che amministrano i rapporti tra persone.
Machiavelli decisamente pensava al Principe come a un disperato in cerca di una scopata randagia. A quel punto, dal momento che il fine giustifica i mezzi, Hobbes torna improvvisamente di moda e homo homini lupus diventa la regola.
I rapporti perdono quel minimo di combrensibilità che avevano, la bussola impazzisce, la tolda beccheggia, dalla coffa nessuno avvista l'attracco, tribordo diventa babordo, babordo diventa tribordo, prua diventa poppa, e poppa diventa poppe.
Oh, tutta sta roba, come tutte le cose che complicano la rivoltante semplicità della vita, mi fa girare le balle. Meglio il sincero tarpaggio delle ormoniche ali sotto chili di strati di vestiario tipico della stagione invernale? Naaa. Niente di meglio, niente di peggio. Va così e basta. It's just a ride, enjoy it.
Ahahahah. Non vedevo l'ora di condividere con l'umanità questa cagata di teoria; ora posso dichiararmi soddisfatto, avendo palesato al mondo il mio squilibrio mentale.
Pace agli uomini di poca volontà. Booya

1 commento:

J ha detto...

La realtà è che col caldo ti senti tra le gambe un pezzo di carne bollente in decomposizione...