Non è che odi Maurizio Costanzo Show.
Diciamo che lo disprezzo.
Ma sono sicuro che non è una novità; mi sa che siamo in tanti in Italia a non apprezzare Maurizio Costanzo Sciò.
Ma l'ultima cosina in cui è stato coinvolto fa proprio venire il prurito. C'è che il teatro Brancaccio decide di sfilare dalle mani di Gigi Proietti, ad oggi uno degli ultimi attori credibili e veramente bravi rimasti nel bel paese, la direzione artistica per affidarla nella sapienti mani da panettiere di Maurizio Costanzo Cravatta coi bbaffi.
Non si tratta di mettere in dubbio la buona fede di nessuno. Ma fare un po' di dietrologia senza cattiveria è sempre divertente. Facciamo il giochino della bilancia. Proietti è, come detto, il miglior attore italiano (Maresciallo Rocca a parte. O era Commissario? Forse Brigadiere..), undisputed. E questo non è male se devi dirigere un teatro, scegliere il programma della stagione, quali spettacoli mettere in cartellone. Per i più venali, Gigggi nel suo periodo da direttore artistico ha riempito puntualmente i tre quarti dei 1400 posti scarsi del Brancaccio e la stagione passata ha racimolato 5 pippi di euri solo di incassi (per la definizione di pippi mandate una mail ad Anna Mazzamauro, la signorina Silvani di fantozziana memoria).
All'altro piatto della bilancia c'è Maurizio Costanzo Vai Ddemo. Direttore da 18 anni del teatro Parioli, in questo lasso di tempo è riuscito ad attirare pubblico per una quantità che ha coperto in media appena il 56% della capienza massima (che sarebbe di quasi 800 posti). Nel frattempo veniva ingaggiato come testa d'ariete per il settore mass media dal maestro Gelli (e faceva perdere un sacco di soldi a quei mentecatti della P2) e furoreggiava in televisione assieme all'ultima delle tante mugliere da lui accalappiate. Poco prima esordiva alla regia cinematografica col bruttissimo "Melodrammore" per poi subito dopo appendere il ciak al chiodo. Scriveva pièce teatrali e musical con Alex Britti giusto per dare un lavoro agli Amici della moglie.
Ora, nonostante il peso specifico di MCS (in chilogrammi per centimetro quadro), il buon Gigi sembra essere una spanna sopra al baffuto per quanto riguarda il lato artistico. Sbaglio?
Però non dev'essere proprio comodo giocarsi un qualsiasi posto di lavoro col mammasantissima del mondo dello spettacolo italiano. Quindi Proietti viene proiettato a calci nel culo nella troposfera dei silurati politici, con grande tristezza, per quanto ve ne possa fregare, dello scribacchino che vi sottopone questa pappardella. La morale, vecchia come il mondo e sempre in voga qua da noi, la dà Serra, credo, che ricorda come sia importante chi, non cosa. Chi conosci, non cosa sai fare. Mah.
Booya
venerdì 20 luglio 2007
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6 commenti:
Mah, forse non è la capacità artistica quella che deve essere valutata in questo caso, ma altre: che ne so, l'intraprendenza imprenditoriale, la capacità di muoversi nell'ambiente...
Non che ami particolarmente M.Costanzo, ma forse la scelta non è "caduta" su Proietti!
Certo. Però il vero problema è che Proietti come direttore artistico teatrale ha sempre fatto la sua porca figura. Dico di più, come dirigente teatrale batte per distacco Costanzo. A riprova anche i nueri oltre alla mia simpatia per l'una e l'anipatia per l'altro.
In più c'è da dire che il tutto è stato molto controverso, e in un periodo dell'anno strano per avvicendare un direttore artistico (in questo periodo ci si organizza per il cartellone della prossima stagione teatrale). Segundo me c'è qualcoosha che non va..
Sul cartellone, l'unica che si può dire è che Costanzo si è impegnato a mantenere i contratti già in programma. Sui numeri non so controbattere, non ne sono al corrente..
In ogni caso problema risolto, il panzone ha rinunciato alla carica dopo le polemiche...
Cippe, sei contento? Per colpa tua il baffo con le camicie ha rinunciato al lavoro. BELL'AMICO!
In realtà non sono molto contento.. ormai il casino è fatto, e non credo che Giggi si ripiglierà in mano il Brancaccio. O sbaglio?
Vai DDemo
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