martedì 26 agosto 2008

Io Ksenia Rappoport e Celentano li schifo

Ordunque amici, il Beatcippe si sposta al Festival della minchia tanta italica. E poi, en passant, pure a Venezia.
Dove, guarda un po', oberato dall'inutile lavoro di critico cinematografico vuoi vedere che si posta più che a fare sto gran cazzo? Chissà.
Si parte col treno delle 5 e 30, giusto per vedere un film iraniano che parla di transessuali.
Io i capiredattori non li ho mai capiti. Tacci loro.
Statemi bene.

Booya

lunedì 25 agosto 2008

Son quasi sicuro ci sia un blog a riguardo

Il più grave fraintendimento che mi abbia coinvolto riguardante il testo di una canzone vede protagonista il mitologico (per unicità e datazione) tuffo nel reggae degli Elio e le Storie Tese: Abbecedario.
Lo struggente testo della canzone parla di un frustrato rappresentante che è costretto a vendere un prodotto che odia, per di più spostandosi senza macchina. Commovente. Che dico, straziante.

Il rappresentante, nel testo originale, vende laminati. Io per anni sono rimasto convinto che vendesse la Minardi.

In teoria questo pezzo della canzone avrebbe dovuto chiarirmi le idee:

È dura andare di città in città
a vendere la Minardi, senza la macchina.

Ma io pensavo fosse espressione del geniale humor della band dell'hinterland. O forse, cognitivamente, era più pregnante il pezzo successivo:

E poi le Minardi che io rappresento,
mi fanno caga-reeee

Che come concetto fila che è un piacere.

Booya

Per un pelo!

Diamine! Anche oggi ero sul punto di scrivere un post bellissimo!
Poi sono rinsavito.

Booya

giovedì 21 agosto 2008

Sul perchè e sul percome il Cavaliere Oscuro sia sopravvalutato

C'è da dire che parto svantaggiato in questa critica: solitamente, infatti, vado in solluccheri quando vedo degli eroici maschi adulti che, affibbiandosi masochisticamete nomi risibili, volteggiano in ridicole e aderentissime tute fra i grattacieli di decadenti metropoli post moderne per combattere malvagi maschi adulti che, affibbiandosi masochisticamente nomi risibili, volteggiano in ridicole e aderentissime tute fra i grattacieli di decadenti metropoli post moderne per fronteggiare eroici maschi adulti eccetera eccetera.
Si sa, sono un tipo molto sensibile.
Eppure, nonostante la mia notoria passione per gli uomini in calzamaglia, latex, flanella o quant'altro, sono rimasto un poco deluso dal Cavaliere Oscuro.
Addirittura ho versato due volte il mio obolo cinematografico per dare maggiore concretezza alla visione.
Poi, ovviamente, essendo sul pezzo e sempre aggiornato ho aspettato un mese buono prima di scrivere questo post.
Forse non volevo fare incazzare nessuno. O forse ero troppo impegnato a masturbarmi come un alano cosacco. Non saprei.
Fatto sta che il Dark Night mi parve un buon film, dagli ottimi spunti. Un cazzo di poliziesco girato da Walter Hill mi è sembrato. E non è mica poco. Porco giuda, alcune sequenze hanno la potenza, l'audacia e la complessità del miglior Scorsese. Vacca boia, Heath Ledger ci sarà anche morto per questo ruolo ma la cosa ha avuto i suoi frutti, è perfetto.
È perfetto il clown, sono perfette alcune sequenze, ma lungi dall' essere perfetto è il film nel suo insieme. E guai a chi mi dice ancora che è la pellicola più bella dell'anno, quando in Italia a marzo ha fatto capolino il quartetto dell'ave maria, Cohen Lumet Affleck Anderson.
L'uomo col pipistrello non sta nemmeno fra i primi dieci films dell'anno.
L'uomo col pipistrello ha un Morgan Freeman di troppo nel suo film e non sa che farsene; ha una sceneggiatura pesante e talora pedante; ha coreografie pessime; ha tutti gli attori che non siano il Ledger e l'Eckhart sotto tono; ha un finale certamente funzionale ma poco riuscito e ha pure una regia talmente altalenante da scombussolare lo stomaco e i maroni.
Mi si dice che chi critica il Cavaliere Oscuro lo faccia solo ed esclusivamente per distinguersi dalla massa.
Ecco, mi sa che non sono d'accordo.
Già.

Booya

mercoledì 20 agosto 2008

BWAHAHAHAHAHAHAHAH. MUAHAHAHAcoffcoffcoffggrrrrrrrraapptù!!

Son tornato. E il tabarro di catarro torna di moda. Sò poeta.

Booya

lunedì 18 agosto 2008

Udite udite

Sto in vacanza. E mi sono pure vagamente ammalato, sfiga. L'ozio regna sovrano. Gli internet point scarseggiano. E va molto bene così. Ci si vede al Festival di Venezia.

Booya

mercoledì 6 agosto 2008

Beat Beat, Anal Beat

In sostanza mi ero scordato di avere un blog.
E nel constatarlo mi son detto: "Ehi, questa devi scriverla sul blog!"
Ed è grazie a questo cortocircuito che mi sono ricordato di avere un blog.
Sono un metablogger.
Ciao amici.

Booya