mercoledì 25 novembre 2009

Inibizione, la compagna di una vita

Nulla. Salve a tutti per cominciare. Non ci si deve mai dimenticare delle buone maniere.

Volevo parlarvi con la consueta allegria e l'usuale gigiona spensieratezza che mi contraddistingue delle erculee fatiche insite nella collaborazione a un Festival del cinema. Poi era mia intenzione discettare con la solita impareggiabile verve caustica sulle decine di questioni di attualità, dai tranvi affumicati ai nani in fuga dalla legge. Visto che c'ero pensavo anche di abbassarmi a lanciare un appello sul tipo: sposa un ciccione barbuto chè siamo una razza parecchio folkloristica.

Poi quella monospalla di mia madre, l'altra è momentaneamente fuori uso per un'operazione, spalanca violentemente l'uscio di camera mia intimandomi di riallacciarle il reggipetto (noi ragazzi perbene lo chiamiamo ancora così). Da quel momento, e penso ancora per qualche settimana, il mio ipodotato cervello sarà totalmente impegnato a tentare di scacciare quell'immagine per riuscire a elaborare altro.

Booya

martedì 10 novembre 2009

You're not my type unless you're somebody else..

E quasi quasi, e forse che sì e forse che no, e tomi tomi cacchi cacchi non è che i musi gialli vengono a invadere pure l'ex repubblica sociale?

Un post che nessuno capirà, ma che mi regala grandi soddisfazioni.

Booya

mercoledì 4 novembre 2009

All Hail the Reverendo

In questi giorni in cui i protestanti tedeschi eleggono una papessa divorziata con quattro figli e la corte di Strasburgo esce dal medioevo invitando gentilmente le scuole europee a non esporre al pubblico ludibrio le pudenda del nazareno ipercrinito - facendo fare gli straordinari al parlamento italiano che pare accordarsi in maniera plenaria solo quando viene sfiorato il cordone ombelicale con San Pietro (me la immagino ier sera suor Maria Binetti, rossa in viso e trafelata, urlare come un ossesso "Ricorso, bisogna fare ricorso!" rischiando di soffocare ma, ahinoi, non riuscendoci) -, ebbene questo sembra il momento più adatto per portare alla luce il credo religioso del nuovo millennio.

Ti ho sentito, là in fondo. Hai detto Scientology? Fuori.

La nuova fede sarà intelligentemente calibrata sui bisogni dell'uomo del nuovo millennio. Sarà una religione funzionale, senza troppi fronzoli, al servizio del fedele e non il contrario. Non ci saranno simboli o chiese o gerarchie ecclesiastiche. Non vogliamo missionari sparsi in tutto il mondo a rompere i coglioni a emaciati contadini peruviani che vorrebbero solamente farsi dei grandissimi cazzi loro: saremo un gruppo di credenti molto sereni e rilassati. Non vogliamo CL, non vogliamo l'Opus dei, lo Ior, Al Qaeda: nessun tipo di fondamentalismo.
Tutti i transfughi delle obsolete religioni classiche sono ben accetti.

Benvenuti, quindi, nel Rastafarislam: Ganja e 77 vergini per tutti gli adepti (meglio detti Dudes).
Accorrete numerosi fratelli.

Booya

lunedì 2 novembre 2009

Prossimamente su questi schermi:

Un viaggio di undici ore complessive guidati da un navigatore con la voce di Paolo Cevoli. "Ooooooooooh: sei arrivato in dov'è che dovevi arrivare".

"Signora, cortesemente, me lo storna il caffè che devo sbrodolarmi con l'odiosissimo frappuccino della algida?"

L'invenzione di un nuovo, perfetto, inappugnabile credo religioso di cui vi anticiperò solamente il nome: Rastafarislam.

"Quello lì a destra, che cazzo sarebbe?"
"Castel Sant'Angelo, dove Giulio II ha pigliato la sifilide"
"Lì dentro al povero Marrazzo non lo sgamavano"

Sarai anche scandalosamente fica ma è molto più interessante la cena Cluedo di cui mi stavi parlando.

"Aspetta aspetta, questo invece so cos'è: è il Colosseo"
"In realtà è San Pietro"
"Grazie al cazzo babbuino"


Booya