mercoledì 31 dicembre 2008

Anno bisesto, hanno a Bitonto, ano bisunto

Lo staff di The Three Beats (il sottoscritto, il macaco laggiù in fondo che fuma mentre si masturba con un lazo, il baio monco e cieco da un occhio che scalpita e la coppia di fatto formata da quello rosa e grosso dei Barbapapà e l'elefantino Babar) vi augura, con colpevole ritardo, un felice Hanukkah. Per gli auguri di buon anno passate verso marzo. Ci saremo.


Booya

lunedì 1 dicembre 2008

Bona Cioni, s'ha dì d'andà

Vi saluto, riparto alla volta dell'idilliaca Salò; dove, come l'anno passato, tenterò di aiutare la dolce virago dai cojones biquadratici (un saluto alla Provincia di Brescia che mi inserisce sempre volentieri nella rassegna stampa) Veronica Maffizzoli nello sbroglio dell'intricata matassa altrimenti detta Secondo FilmFestival del Garda.
Dal momento che non desidero lasciarvi con le mani in mano, ho pensato di assegnarvi un po' di compiti.
Task della settimana: rifletti attentamente sul video sottostante.




Cercate il panzone che mangia con cattiveria. Le mie più sincere scuse per non avervi sottoposto il soprastante contributo audiovisivo prima.

Booya

domenica 30 novembre 2008

Sono appena tornato da Torino

Ovvero:

cosa cazzo ci faceva un ragazzino ucraino travestito da Papa sul regionale Milano-Verona?

Booya

giovedì 20 novembre 2008

Vi si saluterà Nanni Moretti con amicale calore

La Vodafone deve smettere all'istante di chiamarmi tre volte al giorno per propormi il suo cazzo di pacchetto per il fisso.
Avviso che tengo in ostaggio la Blasi e Gattuso.
A Gennaro, colto dai morsi di un'atavica fame animalesca, ho già dato in pasto il piede destro della zoccola.

Booya

sabato 15 novembre 2008

Come ai bambini

Vi si deve spiegare proprio tutto, nevvero? E allora tiè, beccatevi il tutorial più stupido della rete. Magari vi è utile. Balenghi.




Booya

mercoledì 12 novembre 2008

Il Genio del Clistere

Il Genio fa cagare. Inteso come gruppo, non come Berlusconi, che è più specificatamente quello della lampada.
Vabbè, anche lui fa cagare.

La canzone, Pop Porno, è bruttina.

Lei sarà pure moderatamente topa, ma ha la medesima parlata soffiata del mio amico di Genova che ha avuto tre pneumotoraci (ti si vuole bene Cron).
E scusate se solo per questo motivo non mi si rizza neanche prendendolo a schiaffi.

Lui è simpatico come una ragade anale in procinto di scoppiare, nonostante la gioiosa faccia da tonno appena pescato.

Se proprio vi garbano le basi campionate bussate alla porta dei Fake P. Essi rullano.
E bruciate il cd de Il Genio.

The Three Beats, un settimanale di astiosità varie, da lunedì in edicola.

Booya

giovedì 6 novembre 2008

È tutto inutile a.k.a. NON. SI. PUÒ. FARE!

Porca troia.

Uno cerca di essere ironico.
Sagace.
Intelligente.
Divertente.
Brillante.
Anche sardonico volendo.
Si sforza di essere simpatico a tutti ideando con gran sforzo boutade, frizzi, lazzi buoni per tutte le stagioni e tutte le utenze.

Poi passa Lui e con tre parole spazza via tutto e tutti.

Cala il gelo.

Booya

mercoledì 5 novembre 2008

Idiosincrasie Insormontabili

Il mio inviato di cronaca bianca, spedito a raccogliere le reazioni a caldo a Palazzo Barbieri (sede comunale scaligera (credo (spero))) a proposito delle elezioni presidenziali americane, se ne ritorna mogio mogio in redazione con lo scoop del lustro (il mio inviato di cronaca bianca soffre di un forte disturbo bipolare).

Sembra che l'illogicità strutturale dell'affermazione : "Un Negro è stato eletto alla Casa Bianca" abbia sovraccaricato e quindi fatto saltare in aria il cervello del primo cittadino Flavio Tosi.

Il mio inviato di cronaca bianca aggiunge in postilla, con mestizia contagiosa, una nota di costume: "La violenta esplosione ha provocato dell'ottimo popcorn. Stop. Non era merda. Stop. Era mais. Stop".

Damn, he fucking could.

Booya

martedì 4 novembre 2008

My Own Endorsement

Una notizia che tutti i maggiori analisti politici del mondo attendevano.
Finalmente rese note le intenzioni di voto della testata The Three Beats, giunte appena in tempo per modificare fatalmente l'esito delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, tuttora in corso.

Fatti da parte, New York Times.
Puppa, Washington Post.
Rosica, New Yorker.
Levete, Reader's Digest.
Tu non c'entri un cazzo, Cioè. Cavati dalle palle.

Senza ulteriore indugio il mio Endorsement va certamente

ad Al Gore.

Facci sognare, flaccida e gelatinosa balena obèsa, qua in redazione siamo tutti con te.

Booya

giovedì 23 ottobre 2008

Un uomo di un fottuto certo livello

Si sa, gli anniversari di nascita sono momenti ideali per stimolare rimembranze e reminescenze.
L'altro giorno sono stato adiuvato in questo complesso e virtuale processo sinaptico da un connettore molto reale e prosaico: un libro. Anzi, un libercolo.
Stavo gettando la bibliospazzatura -montagne di libri oggettivamente inutilizzabili, alcuni dei quali fulgide apologie dell'umana idiozia- quando raccatto all'interno dello scatolone un volumetto che ha stuzzicato all'istante la mia svampita memoria.
Anaïs Nin, "Il Delta di Venere".
Una raccolta di racconti erotici risalente agli anni '40 in edizione economica e tascabile della Bompiani, con tanto di optional. Pagine spermofobe.
Si babbia, ovvìa.
E tutt'un tratto sapevo dove avevo già visto quel libretto nero.
L'anno della terza media.
Non c'era internet, non c'era neanche un computer in casa per quanto mi riguarda.
I più opulenti per distruggersi lo zibibbo di seghe andavano in edicola e con fare pruriginoso si accattavano i vari Le Ore, Lando, ThunderTopa, Tette al Balzo, e via dicendo.
Io, che ero poverello e non avevo vagonate di mila lire da investire in onerosi oboli ai miei ormoni, facevo un po' con quello che c'era.
E si trattava appunto del libro di Anaïs Nin.
A tredici anni mi ammazzavo di pugnette sugli immortali scritti di una delle maggiori autrici surreali della storia, grufolavo sulle pagine macchiate di inchiostro dall'amante segreta di Henry Miller, dell'amica di André Breton e Georges Arnaud, grugnivo gaudente sulle fantasie zozze dell'autrice di Diari, la versione femminile della Recherche di proustiana memoria.

Io sono convinto che gli intellettuali veri si riconoscano così. Dimmi come ti masturbavi da piccino e ti dirò chi sei: un uomo di un fottuto certo livello.

Booya

lunedì 20 ottobre 2008

Checchè se ne dica son davvero brutte cose

Voglio dire. Uno torna a giocare a pallacanestro semiseriamente dopo un lustro di stop e scopre solo dopo due mesi di duro ma entusiastico allenamento di essersi arruolato nelle fila di una compagine che milita in un campionato amatoriale affiliato a Verona Fedele?

Porco dio.

Cosa dovrò scoprire ora? Che torno a postare dopo venti giorni di limbo e scopro che Blogspot è un organo del'Opus Dei? O di C.L.? Che il Papa mi ha addato su feisbùk?

Son cose.

Che poi non mi son proprio mai piaciuti quelli che attaccano con un "Voglio dire". Troppo livorosi. Per non parlare dei dementi che usano il verbo addare.

Sono tempi difficili.

Ben ritrovati.

Booya

sabato 4 ottobre 2008

The power of love

È incredibile!

Bastano 15 secondi di Scarborough Fair di Simon & Garfunkel per rilassarmi, acquietarmi, dimenticare tutte le paure e gli stress mondani, catapultarmi in un mondo altro e migliore.

È incredibile!

Bastano 16 secondi di Scarborough Fair di Simon & Garfunkel per distruggermi irrimediabilmente le gonadi, spappolarmi i testicoli e disiare d'essere un fottutissimo eunuco per far smettere 'ste palle di girare.

Booya

sabato 27 settembre 2008

Quinta regola: la sincerità innanzitutto. Anche a costo di risultare brutali.

Nonostante sappia che con questo post spezzerò molti cuori puri e ingenui, debbo assolutamente seguire con pedanteria le regole da me redatte a causa di un chip dell'obbedienza autoinstallatomi nel perineo.

Segue un elenco di persone, personalità, figure e figuri creati ad arte dalla fervida immaginazione del genere umano e, di conseguenza, inesistenti:

Babbo Natale, Santa Lucia, la Befana & derivati et affini.

Dio, Allah, Mormon, Vishnu, Odino, L. Ron Hubbard & derivati et affini.

I fratelli Vanzina.

L'intera famiglia Kennedy.

Mussolini&Hitler, sporca propaganda dei subdoli comunisti. O era subdola propaganda degli sporchi comunisti?

Pietro Taricone.

Karim Capuano, Daniele Interrante, Costantino Vitagliano & derivati et similia.

Le ninfomani.

Giulio Andreotti.


Booya

martedì 23 settembre 2008

Quarta regola: dimostra la tua preparazione, la tua intelligenza e la tua cultura. Con garbo. E se non possiedi queste doti chiudi il blog. Stronzo.

In teoria basterebbe il titolo a perpetuare il gioco stantio dell' "enuncio una regola e poi la contraddico in maniera simpatica ma poi, alla fine, neanche poi così tanto".

Ma questo futile motivo non mi fermerà dal proporvi il vero sviluppo della quarta regola per il blog da perculare all'infinito, ossia un nuovo paradosso del Beatcippe.
Questa volta non si tratta di un paradosso concettuale come quello dell'Orchite (maiuscolo, essendo paradosso), bensì di un paradosso semantico. Non so se ho già detto che, paradossalmente, si tratta di un paradosso.

Paradosso.

Via col paradosso. Ormai la parola paradosso ha perso ogni significato vero? Bene.

A me il Monsignor della Casa mi fa una gran pippa.

Sipario.

Booya

domenica 21 settembre 2008

Terza regola: sii pieno di sorprese

Un uomo entra in un caffè a Polpenazze, un baretto sulla statale di quelli belli accoglienti, con le bagascie, la spuma, il biliardino, gli anziani, le sputacchiere, eccetera.
Ah, l'uomo viene da Prun. Sapete no, lì, vicino a Fane.
Cosa ci faccia a Polpenazze non è dato saperlo. Sarà un rappresentante. Venderà qualcosa.
O forse è andato a trovare l'amante.
Forse ha una seconda famiglia a Polpenazze.
O forse è Mormone, e quindi vorrebbe avere una seconda famiglia ma non può. Vorrebbe bere alcolici ma non può. Vorrebbe divertirsi ma non può. L'unica cosa che gli fanno fare è girare in bicicletta in gessato. Col caschetto però.
O forse è di Scientology e allora è costretto a partorire senza urlare.
Mah.
Comunque l'uomo entra nel bar e fa: "Scolti, vorìa tri caffè".
Il barista è un poco sorpreso.
C'è da dire che il barista del caffè sulla statale di Polpenazze è il classico ingenuotto, una persona semplice, un po' stolida. Non è che sia famosissimo a Polpenazze per la sua sagacia. Pur essendo Polpenazze un paese non certo sagace.
Mah.
Fatto sta che il barista si domanda: "E per chi sono 'sti tre caffè?"
Incredibilmente l'uomo risponde: "Uno par mi, uno par ti e una par quea puttana de to mare"
Al chè il barista si domanda: "Ma ho pensato ad alta voce? Oppure costui legge nel pensiero? E se prima ho pensato ad alta voce lo starò facendo pure ora?"
Il barista, conscio di rischiare di rimuginare su questo complesso problema logico per tutto il giorno, nel dubbio decide di presentare le sue nodose nocche allo zigomo dell'uomo; il quale, pesto ma non domo, se ne va con risolutezza.
Il giorno dopo, quindi, ritorna e con arrogante sicumera esclama: "Barista! Vorìa do caffè"
Il capace mescitore di sostanze alcoliche risponde, tenendo bene a mente di attivare il complicato processo fonetico della parola: "E per chi sarebbe questa coppia di caffè?"
Prontamente l'uomo replica: "Uno par mi e uno par quea puttana de to mare, che a ti il caffè te rende nervoso".
Arrivati fin qui la nostra storia potrebbe andare avanti all'infinito. Ma so per certo che il nostro narratore deve scappare, ha in arretrato una lunga sessione di tassidermia di pantegane.
Lo so per certo perchè il narratore sono io.
Sorpresi?


Eh?
Ah!
Booya

sabato 13 settembre 2008

Seconda regola: proponi contenuti interessanti e ben esposti

No, beh. Questo non lo posso prprio fare.

Dai, fate uno strappo.

Se arrivate a contenuti mediacri esposti fiaccamente ci sto.

Del tipo: "Oggi ho visto il pilita di Fringe. È bello".

Notare che quantomeno metto le È.

È

Booya

Nota: i refusi sono volontari. Mantengono vigile l'attenzione altrimenti deficitaria del lettore. Anche il contenuto apparentemente casuale del blog è volontario. Ma in questo caso si tratta di deficienze del redattore.

venerdì 12 settembre 2008

Prima regola: mostra interesse verso il lettore

Ciao gente.

Come va? Tutto bene?
In famiglia?
La nonna s'è ripresa dal femore rotto?
Il bimbino ha ancora la colite?

Lo sapete vero che è l'anno delle morti premature e violente?
Lo sapete che entro quattro anni il mondo collasserà in un minuscolo buco nero prodotto in Svizzera?

Salute? Bene?
Son contento. Occhio allo squaraus però.
È sempre in agguato.
Come Berlusconi.
Ed esce dallo stesso posto.
Ahahahahahahahahah.
Aaaaaaah. Vabbè.

Soldi? Pronti alla recessione? Al caro benzina? All'inflazione?

Allora, penso sia proprio tutto.

Controllato il gas?

Booya

lunedì 8 settembre 2008

Non obietto un bel nulla ma parto comunque con il servizio civile

And I just wish to remind you that I have pornographic memory for faces and I hate people who but me.
Cut that British accent and start speaking english!

Booya

P.S: tanti cari complimenti a quella banda di debosciati di MyMovies. Non l'ha vinto Barbet Schroeder il Leone d'Oro per l'insieme dell'opera, bensì Werner Schroeter. Le T contano molto, ma le Teste di fava vincono sempre.

sabato 6 settembre 2008

Mamma li Turchi

Tremate tremate chè il Beatcippe è tornato dal festivaliero mondo parallelo.
Tutto molto bene, via.
Le solite cose: film fino alla nausea, corse in sala stampa, scrittura insulsa, punture di zanzare (ma hai la lebbra? ti spegni le sigarette sul braccio? sono alcune delle molte domande postemi), visi noti e amichevoli, il ristorante 161, le colazioni non pagate, i biglietti dell'autobus non pagati (1 euro e 80? riprovaci amico), i film brutti, i film belli, anziani critici che dopo due giorni di proiezioni impazziscono, giovani critici impazziti di default.
Cose nuove: l'attesissima visita di Kenny con tanto di festa di NSC: s'è bisbocciato e s'è scoperto d'essere anziani, la bella e dolce SaratheHutt: piacevolissima riproposizione dell'avventura berlinese, la bellezza di poter apprezzare molto di più un magico gruppo di amici e colleghi che tutti i film della Mostra messi assieme, la demenza di Porro il critico del CorSera, l'idiozia della Mancuso la finta critica del finto quotidiano Il Foglio, la giornalista tedesca ciucca come un ragioniere coreano: le vogliamo un sacco di bene.
Ah, come se ci fosse bisogno di ricordare che Kitano mi ha scavato nelle viscere con un altro capolavoro assoluto.
Se mi viene in mente altro lo scrivo eh. Fra sei mesi ma lo scrivo.

Booya

giovedì 4 settembre 2008

Pappi, puppa

Mi si dice che la proiezione stampa de "Il Seme della Discordia" sia stata annullata.
Bestemmie.
Mi si dice che la mia schiena è rimasta bloccata grazie al trattamento intensivo di aria condizionata.
Bestemmie.
Mi si dice che quest'anno il Festival di Venezia faccia amabilmente cagare il cazzo.
Bestemmie.
Mi si dice che neppure quest'anno si ciula.
Niente bestemmie perchè ormai ci si è abituati.
Mi si dicono un sacco di cose. Nessuna delle quali peraltro sembra avere risvolti positivi. Ma tanto poi mi accendo una sigaretta, poso le chiappone sulla tazza del cesso, e il mondo ritorna un posto bello.
Vado.

Booya

martedì 26 agosto 2008

Io Ksenia Rappoport e Celentano li schifo

Ordunque amici, il Beatcippe si sposta al Festival della minchia tanta italica. E poi, en passant, pure a Venezia.
Dove, guarda un po', oberato dall'inutile lavoro di critico cinematografico vuoi vedere che si posta più che a fare sto gran cazzo? Chissà.
Si parte col treno delle 5 e 30, giusto per vedere un film iraniano che parla di transessuali.
Io i capiredattori non li ho mai capiti. Tacci loro.
Statemi bene.

Booya

lunedì 25 agosto 2008

Son quasi sicuro ci sia un blog a riguardo

Il più grave fraintendimento che mi abbia coinvolto riguardante il testo di una canzone vede protagonista il mitologico (per unicità e datazione) tuffo nel reggae degli Elio e le Storie Tese: Abbecedario.
Lo struggente testo della canzone parla di un frustrato rappresentante che è costretto a vendere un prodotto che odia, per di più spostandosi senza macchina. Commovente. Che dico, straziante.

Il rappresentante, nel testo originale, vende laminati. Io per anni sono rimasto convinto che vendesse la Minardi.

In teoria questo pezzo della canzone avrebbe dovuto chiarirmi le idee:

È dura andare di città in città
a vendere la Minardi, senza la macchina.

Ma io pensavo fosse espressione del geniale humor della band dell'hinterland. O forse, cognitivamente, era più pregnante il pezzo successivo:

E poi le Minardi che io rappresento,
mi fanno caga-reeee

Che come concetto fila che è un piacere.

Booya

Per un pelo!

Diamine! Anche oggi ero sul punto di scrivere un post bellissimo!
Poi sono rinsavito.

Booya

giovedì 21 agosto 2008

Sul perchè e sul percome il Cavaliere Oscuro sia sopravvalutato

C'è da dire che parto svantaggiato in questa critica: solitamente, infatti, vado in solluccheri quando vedo degli eroici maschi adulti che, affibbiandosi masochisticamete nomi risibili, volteggiano in ridicole e aderentissime tute fra i grattacieli di decadenti metropoli post moderne per combattere malvagi maschi adulti che, affibbiandosi masochisticamente nomi risibili, volteggiano in ridicole e aderentissime tute fra i grattacieli di decadenti metropoli post moderne per fronteggiare eroici maschi adulti eccetera eccetera.
Si sa, sono un tipo molto sensibile.
Eppure, nonostante la mia notoria passione per gli uomini in calzamaglia, latex, flanella o quant'altro, sono rimasto un poco deluso dal Cavaliere Oscuro.
Addirittura ho versato due volte il mio obolo cinematografico per dare maggiore concretezza alla visione.
Poi, ovviamente, essendo sul pezzo e sempre aggiornato ho aspettato un mese buono prima di scrivere questo post.
Forse non volevo fare incazzare nessuno. O forse ero troppo impegnato a masturbarmi come un alano cosacco. Non saprei.
Fatto sta che il Dark Night mi parve un buon film, dagli ottimi spunti. Un cazzo di poliziesco girato da Walter Hill mi è sembrato. E non è mica poco. Porco giuda, alcune sequenze hanno la potenza, l'audacia e la complessità del miglior Scorsese. Vacca boia, Heath Ledger ci sarà anche morto per questo ruolo ma la cosa ha avuto i suoi frutti, è perfetto.
È perfetto il clown, sono perfette alcune sequenze, ma lungi dall' essere perfetto è il film nel suo insieme. E guai a chi mi dice ancora che è la pellicola più bella dell'anno, quando in Italia a marzo ha fatto capolino il quartetto dell'ave maria, Cohen Lumet Affleck Anderson.
L'uomo col pipistrello non sta nemmeno fra i primi dieci films dell'anno.
L'uomo col pipistrello ha un Morgan Freeman di troppo nel suo film e non sa che farsene; ha una sceneggiatura pesante e talora pedante; ha coreografie pessime; ha tutti gli attori che non siano il Ledger e l'Eckhart sotto tono; ha un finale certamente funzionale ma poco riuscito e ha pure una regia talmente altalenante da scombussolare lo stomaco e i maroni.
Mi si dice che chi critica il Cavaliere Oscuro lo faccia solo ed esclusivamente per distinguersi dalla massa.
Ecco, mi sa che non sono d'accordo.
Già.

Booya

mercoledì 20 agosto 2008

BWAHAHAHAHAHAHAHAH. MUAHAHAHAcoffcoffcoffggrrrrrrrraapptù!!

Son tornato. E il tabarro di catarro torna di moda. Sò poeta.

Booya

lunedì 18 agosto 2008

Udite udite

Sto in vacanza. E mi sono pure vagamente ammalato, sfiga. L'ozio regna sovrano. Gli internet point scarseggiano. E va molto bene così. Ci si vede al Festival di Venezia.

Booya

mercoledì 6 agosto 2008

Beat Beat, Anal Beat

In sostanza mi ero scordato di avere un blog.
E nel constatarlo mi son detto: "Ehi, questa devi scriverla sul blog!"
Ed è grazie a questo cortocircuito che mi sono ricordato di avere un blog.
Sono un metablogger.
Ciao amici.

Booya

lunedì 28 luglio 2008

Paradosso del Beatcippe (o paradosso dell'orchite)

Un giovine di belle speranze, senza esperienza lavorativa, è alla strenua ricerca di un'occupazione.

Tutti i datori di lavoro contattati rispediscono al mittente le suppliche del giovine di belle speranze poichè alla ricerca di loschi figuri in possesso di pluriennale esperienza lavorativa.

Date le premesse, come il giovine di belle speranze può acquisire esperienza lavorativa per trovare un'occupazione se i datori di lavoro ricercano personale che non sia alla prima esperienza lavorativa?

Unica conclusione logica: al giovine di belle speranze sale un'orchite da record, viene contattato dagli autori di SuperQuark che offrono un lauto compenso per uno speciale di sei puntate sui suoi testicoli.

Booya

venerdì 25 luglio 2008

Blog Occupato

Salve, sono il portavoce della filiale mediterranea del GUBN, le Groupie Urlanti del Batman di Nolan. Per prima cosa saluto e ringrazio gli amici del Gruppo Unito studiosi Bielorussi della Natività che ci ha concesso in accomodato l'utilizzo dell'acronimo pretendendo in cambio soltanto la verginità di tutte le nostre sorelle minori.
Quindi vorrei rassicurare i riveriti lettori e lettrici di codesto web log, assicurando loro che ne deterremo il comando giusto il tempo di urlare belluinamente e in maniera acritica il nostro consenso verso Il Cavaliere Oscuro, che d'ora in poi sarà segnalato dall'acronimo MFDSC, Miglior Film Della Storia del Cinema, con buona pace dei Medici Forensi Dominicani Superbamente Culattoni.
Possiamo dare inizio alla manifestazione:

BAAAAAAAAAAAAATMMMMAAAAAAAAAAAAAAAAN!!
HEATHHHHHHHHHHH LEEEEEEEEEDDDDGEERRRR
CAPOLLLLLLAAAAAAAAAAVVVVOOORRROOOOOOO
BAAAAAAAAAALEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE
FIIIIIIIICCCOOOOOOOOOOOO
NOOOOOOOOOLAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAN
LA MOOOOOOOOTOOOOOOOOOOOOOOO
IL JOOOOOOOOOOKKEEEEEEEEEEEEEER
DUEEEEEEEEE FAAAAAAAAACCCCCCCCCCEEEEEEEEE
SANTAAAAAAAMAAAAAAAAARIAAAAAAAA

Sappiamo, ovviamente, che qualcuno potrà non essere d'accordo con noi. Magari argomentando in maniera intelligente e preparata, forbita e completa la sua posizione.
Per tutte queste brutte persone stiamo organizzando treni, torpedoni, pullman e risciò verso il più vicino gulag in costruzione. Se sai di essere in colpa e vuoi immediatamente costituirti risparmiando patemi alla tua famiglia, chiama questo numero verde per conoscere il gulag in costruzione più vicino alla tua città.

GUBN

Booya

martedì 22 luglio 2008

Apostrophe

Oggi ho capito che i peracottari del mondo del lavoro sono un po' l'apostrofo marrone, residuato inevitabile di una possente scurreggia, sulle mutande della vita.

Ma poi mi sono ricordato che esiste Frank Zappa, il primo e anche il secondo cazzuto apostrofo fra le parole "Rock" e "Roll".






Questo è romanticismo allo stato puro. Altro che i vostri deprecabili apostrofi rosa fra le parole "ti voglio" e "sodomizzare col membro innaffiato di arena".

Booya

sabato 19 luglio 2008

Lu rusciu de lu mare

Ci sono molte cose che non capisco. E ci mancherebbe. Non capisco la fusion, gli emo, David Lynch, la relatività ristretta, Andreotti, le donne, il bridge, la religione. Ma nonostante tutto, pensa che strano, sono ateo. Vabbè, sto divagando.
Ma la cosa che veramente non afferro è la meccanica che sta dietro ai nickname, agli alias, gli a.k.a., gli pseudonimi.
Praticando la magica disciplina del poker online mi sono imbattuto in quantità impressionanti di nick terribili. Ecco una carrellata, vogliate vergare in calce i vostri esempi di vita vissuta, se vi garba.

Ci sono le storpiature incomprensibili, del tipo:

Pikacu (?)

N05f3247u (v4ff4ncul0)

Brauser (fairefocs)

Dardevil (piacere, spderman)

Martrix

Alexnder

Mourihno

Skio (io sono di Montekkio Maggiore)

Spakakool (muori)

Shotime (ièa beibi)

Ci sono quelli strani:

Spasmo86

PescaLiscia

FiskioMaskio

TuaMadre (quella gran troia, eh?)

FedeFiko

ManiZozze

MagariVinco

Epoprostenol (voltaren?)

Tigna (piacere, Tenia )

30462 (il mio cap è 37128)

Morra (no, poker)

Eccomi (eccolo)

Wlavita88 (beata gioventù)

FebbreAlta

Stagnatore (autoferrotramviere)

E poi ci sono i geni:

Shevchenzo

Cosengeless

Glandalf

Ginacman

Booya

sabato 12 luglio 2008

Retroscena inedito sulla creazione di "Wanted"

Un cellulare suona con insistenza:


Staje luntana da stu core,
a te volo cu 'o penziero:
niente voglio e niente spero
ca tenerte sempe a fianco a me!
Si' sicura 'e chist'ammore
comm'i' só' sicuro 'e te

Produttore di Hollywood: Pronto

Agente di Hollywood: Ciao Ciccio

PdH: Uè, ciao Bello

AdH: Tieniti forte Ciccio, ho una gran notizia

PdH: Spara

AdH: Ne ho scovato uno che è molto ma molto più tamarro di Michael Bay e Roland Emmerich messi assieme. Un guercio che non puoi nemmeno immaginarti

PdH: Naaaaaaaa

AdH: Ti giuro! L'unico problema è che sta in Siberia e ha un nome impronunciabile. Qualcosa tipo Timor Est

PdH: Per quel che ce ne può inculare, Bello! Rende tutto più esotico. Ma sai che anch'io ti stavo per chiamare. Ho fra le mani questa sceneggiatura tratta dal fumetto più tamarro della storia. Al confronto 300 e Sin City sembrano la versione censurata di Va' dove ti porta il cuore. Tipo che c'è un telaio che ordina ad Angelina Jolie di sparare pallottole che curvano!

AdH: Naaaaaaaa

Pdh: Ti giuro Bello! Che dici, glielo facciamo fare a questo Rigor Mortis il film tratto dal fumetto tamarro?

AdH: Ciccio, sei il solito fottuto geniaccio. Ci si vede mercoledì dai Tamarri Anonimi?

PdH: Fatta Bello, porta anche il regista, lì, Lupus in Fabula

AdH: D'accordo. Saluta a casa e dì a tua moglie che faccio un salto per la solita ripassata davanti e dietro giovedì mattina

PdH: D'accordo. Ricorda a tua figlia la vasellina, che l'ultima volta s'è lamentata talmente tanto che non riuscivo a sentire alla tivù le ossa fracassarsi sotto i pugni d'acciaio di Steven Segal. Ciao Bello

AdH: Ciao Ciccio

giovedì 10 luglio 2008

Le relazione chierichettose

Mi sembra abbastanza ovvio.

Così come un medico può fumare o portare i figli da McDonalds perchè non c'ha cazzi di mettere le crocchette di brontosauro nel microonde. Così come uno stimato insegnante di letteratura italiana, in una pausa fra una lezione di Pirandello e l'altra, può stringere con cupidigia l'intonso ultimo libro di Federico Moccia fremendo per l'attesa che lo separa dalla famelica lettura. Così come uno stimato cinefilo può conservare gelosamente e riguardare appena può l'intera filmografia di Neri Parenti e David Lynch proprio come noi facciamo col nostro porno preferito. Così come il papa, l'ultimo discendente di Cristo, può indossare una tiara tempestata di rubini, zaffiri, platino e occhi umani che vale più del prodotto interno lordo dello Stycazzshtan mentre il capellone andava in giro con le mani bucate. Letteralmente. Così come una nazione che si definisce orgogliosamente avanzata e superiore può farsi governare da un personaggio che nemmeno in centrAfrica o negli Stati Uniti, negli Stati Uniti perdio!, tollererebbero.

Così come possono succedere tutte queste cose e nessuno si scandalizza, allo stesso modo un sacerdote dovrebbe poter essere lasciato in santissima pace quando vuole ciularsi un chierichetto.

O no?

No, vero?

Ha visto Don Pasquale, io ci ho anche provato. Adesso mi toglierebbe gentilmente quel dito dal culo?

Booya

martedì 8 luglio 2008

Badabum cha cha. Sottotitolo dedicato a tutti quelli che sono arrivato qui gugolando il titolo della canzone: ve l'ho troppo buttato al culo.

Oggi tirando un forte pugno al sostegno del canestro dopo l'ennesima miseria cestistica da me perpetrata mi sono ritrovato a pensare: ma se fossi stato in un fumetto, il fumettista quale onomatopea avrebbe assegnato al mio pugno? Ho immaginato uno sbonk!, forse un dodonnng!, magari un sempreverde sbam!, un ottimistico spatapasch! o al limite un chandleriano kachinga!
Poi mi è venuta in mente un'onomatopea ammirata in uno degli ultimi albi dedicati a Hulk, dove la carocchia dello Sfregio Verde produceva nientemeno che un

KRAKKABATHROOM

E tutto ciò mi ha dato da pensare.
Erano giorni che non postavo perchè cercavo l'allegoria perfetta per descrivervi questo particolare momento della mia esistenza, ma finalmente l'ho trovata.
No, se ci capite qualcosa fatemi sapere.
KRAKKABATHROOM!

Booya

mercoledì 2 luglio 2008

Se l'arcivescovo di Costantinopoli si disarcivescoviscostantinopolizzasse..

.. vi avviso sin da ora che io me ne sbatterei altamente i coglioni.


Booya

lunedì 30 giugno 2008

sabato 28 giugno 2008

Il velo di cinta

Giurin giurella.

Stavo per propinarvi un magnifico post pirandelliano, un arguto saggio breve sulla multiversità dell'uomo nel suo rapporto con internet e soprattutto coi blog.

Poi su Sky è iniziata una replica di Uomini&Donne. E quando Karina ha attaccato con veemenza Jack, difeso a spada tratta dalle corteggiatrici Carrots e Julienne, e sostenuto dalla cicciona bionda del pubblico, l' oblio è sceso su di me, dolce e atteso, scuro benchè un poco umidiccio.

E allora mi sono ritrovato a ruttare Rock 'n' Roll Robot, sognando di farmi sodomizzare da tutta la formazione dei Kraftwerk suonando il theremin con i denti del giudizio.

E allora, ancora, e solo allora, ho capito che forse non era il caso di scrivere il post. Ho messo nel microonde la gatta (funzione Crisp, 6 minuti e mezzo), ho dato da bere al tubetto di Pringles con il latte scaduto sei giorni fa e ho compilato il modulo di partecipazione alla prossima edizione di Amici di Abel Ferrara. Categoria scorreggie flambè. Esaminatore Aldo Busi.

Ieri la cena di VeronaBlog mi ha lasciato qualcosa dentro. Credo siano i sette litri d'acqua penetrati dall' ombelico durante la traversata motorizzata del fortunale. A cui si aggiunge la gioia di poter dare ancora un po' di fiducia al sopravvalutato genere umano. Che, sono sicuro, prima o poi soccomberà sotto l'attacco delle lontre ribelli. Ma fino ad allora potrò continuare ad andare alle cene di VeronaBlog e ritirare i VeronaBlogAwards spacciandomi per tutti gli assenti alla serata e millantando brogli elettorali perpetrati dalla lobby omosessuale. Sara fichissimo.

So long.

Booya

venerdì 27 giugno 2008

Oh Oh Oh, Buon Natale

Volevo solo avvisare, senza togliere spazio all'importantissimo post sottostante, che uscirà nelle sale italiane l'attesissimo "Osteria numero venti, se la figa avesse i denti", meglio conosciuto come Teeth, la pellicola diretta da un inutile paese impronunciabile (Mitchell Lichtenstein) che entrerà nella storia per l'abuso della frase "vagina dentata". Ma anche per il lancio pubblicitario che recita "Non c'è rosa senza spine".


Qua, e sticazzi, se n'era abbondantemente parlato. Con tanto di link, stistracazzi, al trailer.
Devo dire la verità: aspettavo la distribuzione italiana del film solamente per vedere all'opera i fulgidi titolisti nostrani, professionisti in grado di storpiare malamente il nome originale di moltissimi film, personaggi che, sono sicuro, hanno intitolato pessimamente anche i loro figli; boh, robe tipo Cocis, Brian, Garrison, Brian&Garrison, RazDegan, Alonzo Rasciardo.
E invece con la fica a dentiera cosa mi combinano? Traducono letteralmente il titolo, andando peraltro a sovrapporsi all'omonimo film di Salvatores. Dei barbari. Ecco cosa sono. Gente che beve la propria urina da un corno ricavato dal coccige della suocera.

Booya

giovedì 26 giugno 2008

"Uno: Pierino è basso mentre lui è alto UN METRO E OT-TAN-TA-CIN-QUE!"

UN METRO E OT-TAN-TA-CIN-QUE!
Dove sono le patrie galere quando ce n'è bisogno?



Booya

venerdì 20 giugno 2008

TAKECCHAN!!!

Non so, questo trailer del nuovo film di Kitano mi fa venire i lacrimoni.
Eeeeeeh, no. Non parlo minimamente giapponese.
Sono emozioni a fior di pelle. Branco di barbari che non siete altro.



Booya

Dalla Russia con clangore

Natalya, la mia compagna spambot russkie, si è inopinatamente rivelata essere un virus. Prontamente bloccato e debellato. Stolta bagascia succhiazucchine di una mandria di yak pelosi ungulati pidocchiosi.
Voglio dire, se proprio non un lavoro almeno trovatemi una ragazza. Tanto ora sono single.

Booya

giovedì 19 giugno 2008

Dalla Russia con turgore

Sto intrattenendo una fitta relazione epistolare con uno spambot che dice di chiamarsi Natalya, di avere 26 anni e di venire da Kazan, nella steppa inoltrata della grande madre Russia. C'è da dire che questo bot è un po' stolido, anche se ama la danza e Beethoven. Dalle foto sembra uno di quei personaggi dei porno 3d che vanno tanto in Giappone adesso.
Ma scusate, non si coglie il grido di disperazione?
TROVATEMI UN FOTTUTO LAVORO PERDIO!
Natalya, amore, sto arrivando.

Booya

lunedì 16 giugno 2008

Da segnalare

La tremenda ginocchiata alle gonadi ricevuta da Lamar Odom (la cui espressione nella foto preannuncia l'infausta collisione); si è evinto il colpo fosse alle balle dalla tipica espressione fatalista che dice "Ecco, è finita. La mia vita è finita. Lascio tutto a quel ciccione del mio soriano".
Nei momenti immediatamente successivi il giocatore è stato visto massaggiarsi, alla ricerca di un insperato sollievo, una zona pochi centimetri sopra al ginocchio.
Area corporea dove l'unica cosa che un essere umano caucasico normodotato possa temere è il fastidio di un pelo incarnito, non certo una scampata evirazione.
Pensate un po' che storia. Farsi una sega massaggiandosi la rotula. Intrigante.


Booya

venerdì 13 giugno 2008

Lancio pubblicitario Sky:

"Gp di Francia. La Formula1 come non l'avete mai vista"

Interessante?
Divertente?
Bandita da ogni televisione?

Vabbè, poi vogliamo parlare dell'abbacinante Gara4 di finale NBA tra Boston e Los Angeles?
Meglio di no.
Ci sono gli europei di calcio.

Ahahahahahahahahahahah.


Booya

mercoledì 11 giugno 2008

L'indie che ci piace perculare

Chuck and Buck, Harry+Max: due amici che a undici anni se lo succhiavano si ritrovano dopo molto tempo non senza qualche tensione e con gran disdoro del frocione disadattato Buck; due fratelli che in vacanza giocano alla cavallina senza che nessuno dei due, sfiga, riesca a scavalcare l'altro fanno noiosamente i conti con il loro bisogno di sperma consaguineo.
Due fulgidi esempi di cinema americano indie (quello vero, quello scrauso) del terzo millennio.
Un sacco di tenerezza e qualche incazzatura.

Booya

sabato 7 giugno 2008

Suicide Fatso

Stavo pensando che la cosa più trasgressiva che abbia fatto negli ultimi tempi è stata buttare giù una pasticca con uno yogurt da bere invece che con l'acqua.

Trasgression!

Oh, però erano dei fermenti lattici eh. Mica cazzi.

Booya

Nuove frontiere

Nuove e brillanti frontiere continuano a essere valicate.

Oggi è la volta del funky thailandese.

Mee Panda Mee Panda.

E poi ci si chiede com'è che sulla porta di camera mia campeggia un adesivo, reliquia del fumetto PK, che recita "Poche ragazze da queste parti".

Booya

mercoledì 4 giugno 2008

Ritorno al citazionismo selvaggio aka elogio alla felice ignoranza senza contenuti del blog postmoderno

"Non male" disse Tyrena. "Occorre tempo, per costruirsi un pubblico affezionato."
"Il primo Crepuscolo ha venduto tre miliardi di copie" dissi.
"Pilgrim's Progress" rispose lei. "Mein Kampf. Una volta a secolo. Forse meno."
"Ma tre miliardi..."
"Senti" disse Tyrena "nella Vecchia Terra del XX secolo, una catena di fast food prese della carne di vacca, la cucinò nel grasso, ci aggiunse dei cancerogeni, la confezionò in plastica derivata dal petrolio e vendette novecento miliardi di pezzi. Esseri umani. Vai a capire."


Questo è un pezzettino di Hyperion, di Dan Simmons, primo episodio di una maestosa tetralogia di fantascienza e soprattutto lettura fondamentale per coloro che vorrebbero fregiarsi dell'onorifico titolo di amicuccio del cuore del Beatcippe. Questo e Ratman. Ora siete avvisati.

Booya

martedì 3 giugno 2008

Cosa che cosa?

In camicia per un colloquio in banca?

Avrei veramente bisogno di quel signore armeno.

Onore e gloria alla pulzella che intratteneva a bucchini un amico in un confessionale di una chiesa di Cesena. Due a uno che la sbubba è più salutare dell'acqua santa.

Questa dovevo piazzarla nell'altro blog. Merda.

Booya

giovedì 29 maggio 2008

Eutanasia

Alcuni tabù della mia esistenza si stanno rumorosamente fracassando in questi giorni.
Sabato lavoro.

Domenica vado allo stadio.
A vedere una partita di calcio.
Del Chievo Verona.

Se settimana prossima annuncio che ho smesso di fumare qualcuno può gentilmente assumere un sicario armeno? Grazie

Booya

lunedì 26 maggio 2008

Che si dice in giro?
Ben ritrovati a tutti.
La disintossicazione prosegue:
4 giorni interi senza la internet!
E senza radio, senza televisione.
Evviva la montagna.
Pure il giornale era quello del giorno prima.
Stica.

Booya

martedì 20 maggio 2008

È tutta colpa sua

Angelo EMO:

(Venezia, 3 gennaio 1731 – Malta, 3 marzo 1792) è stato un ammiraglio italiano. Fu l'ultimo grande e geniale Capitano da mar della Serenissima Repubblica di Venezia. Sin da giovanissimo arruolatosi nella marina veneziana, all'epoca decadente ed obsoleta, fece presto carriera grazie alle sue capacità ed alle idee innovative.
Preso dalla carriera non si sposò mai.
(...)
Angelo Emo morì improvvisamente sull'isola di Malta, il 3 marzo 1792, e venne sepolto con grandi onori dai suoi marinai, che lo avevano sempre stimato ed apprezzato.

Maledetto veneziano ricchione, tu e tutta la tua stirpe di regazzini con il ciuffo davanti agli occhi pittati.

Booya

domenica 18 maggio 2008

Conosciamo il Beat, parte seconda.

Dimmi cos'hai sulla scrivania e ti dirò chi sei, soleva dire il cugino sfigato di Jean Anthelme Brillat-Savarin.

Orbene, da sinistra verso destra ecco cosa troviamo sul mio piano di lavoro:

Un dizionario di latino con sopra un tubo di Pringles alla cipolla.
Storia del Cinema giapponese di Maria Roberta Novielli con sopra un modem.
Niente di vero tranne gli occhi di Giorgio Faletti, in una busta di plastica con sopra un pacchetto di tabacco, con sopra il porta cartine e filtrini.
Un nastrino argentato sopra un demo di Rec.
Il processore del computer con sopra un tazza con dentro una tazzina, un calendario fermo ad aprile 2007, il catalogo del primo FilmFestival del Garda, una cartina di Berlino.
Schermo del computer. Con sopra niente.
Numero tre casse del computer. Sopra quella centrale riposano una monografia di Johnnie To, una di Del Toro e una di Kitano, più il dvd francese di Porco Rosso, il mio Curriculum e una moleskina.
Altra tazza.
Bottiglietta d'acqua Norda da mezzo litro vuota.
Portapass della Berlinale.
Numero due cavetti usb, di cui uno bianco e uno grigio.
Lettore mp3.
Cuffiette rubate a un membro a caso della famiglia.
Penna Jetstream 1.0 della uniball.
Porta foglietti su cui scarabocchiare mentre si è al telefono della Videoservice (Via Vitruvio 11 - 37138 Verona. Tel 566299).
Dichiarazione d'intenti del Cineforum Feliciano.
Televisione non funzionante con sopra pacco da dieci di fazzoletti Kleenex ultrasoft.
Pacchetto di fazzoletti anallergici monouso Fria.
Numero due stuzzicadenti usati.
Numero tre accendini.
Bacchette cinesi impacchettate.
Macchinetta per il rollaggio delle sigarette con sopra cucchiaino.
Deodorante Diesel Fragrances Zero Plus Masculine.
Doccia doposole prolungatore di abbronzatura Programme Solaire e docciashampoo riequilibrante Badedas vuoti.
Porta monete infarcito di nichelini dell'est Europa.
Portafogli smesso.
Numero quattro taccuini.
Ricarica di benza per lo Zippo, con istruzioni e avvertenze in tedesco, francese e greco.
Boccetta di Australian Bush Flower Essences, Oppression Free, volume 30ml, costo euro 18.50.
Porta cd e porta dvd.
Nell'angolo destrorso nell'ordine: Black Jesus, The Anthology di Federico Buffa, la copertina de I Figli di Dune, il dvd del cortometraggio Save the World di David Casals-Roma, un indelebile rosso che puzza di antracite, Leonardo da Vinci di Charles Nicholl, in inglese, intonso, svariate cartoline provenienti dal press book di Schermi d'Amore, Sulla Strada di Jack Kerouac, brochure della mostra di Lynch alla triennale, poster arrotolato del Festival del Cinema Africano 2008, occhiali da sole graduati (Wayfarer), lenti non graduate dei vecchi occhiali da sole graduati (a goccia), astuccio contenente uno zippo non funzionante, un porta fiammiferi, cartine lunghe, pannetto arancione per occhiali.

Direi che a grandi linee è tutto. Sapreste fare di meglio?

Booya

sabato 17 maggio 2008

Ah banda di debosciati che non siete altro

Ma ci andate sì o sì a dare un'occhiata subitaneamente alla nuova, splendida, lungimirante, brillante, perspicace, abbacinante, roccheggiante, mastodontica, priapea, magnificente, meravigliosa, fantasmagorica, scintillante, pazzesca, desossiribonucleica, potrei andare avanti tutto il pomeriggio ma che ve lo dico a fà debbo anche masturbarmi versione di NONSOLOCINEMA?

E solo perchè vi voglio bene ecco anche un link parecchio discreto.

LINK

Booya

venerdì 16 maggio 2008

Una fica della Martinica

Ho sempre sognato di poter dire "due armadilli allacciati in un tango voluttuoso".

Booya

mercoledì 14 maggio 2008

Non sto scherzando gente

Si sono riuniti Loro.

Diamine, ESSI! COSTORO!!

Cominciano un tour nazionale a fine maggio. La organizziamo sta spedizione? E poi dritti al rave di Cristina D'Avena.

Booya

martedì 13 maggio 2008

Mo' Better Blues

A Denzel Washington spaccano il muso.
Non gli riesce più di suonare la tromba.
E finisce pure insieme a quella brutta e senza tette (per la cronaca, l'attrice è la sorella di Spike Lee. Voglio dire, anche se ti strapagano, come fai a limonare con la sosia di Spike Lee coi capelli lunghi? E poi nel film si chiama Indigo. Ti sposeresti con una che si chiama quasi come un canide dell'Oceania?).


In sostanza l'amicizia è una dinamica parecchio sopravvalutata.



E in conclusione: secondo me Spike Lee è il miglior regista degli ultimi vent'anni a ovest di Kitano. BUM!

Booya

lunedì 12 maggio 2008

Gatto Panceri

Beh, ho sempre sognato di dedicare un post a quello splendido cantautore che risponde al nome di Rino Gaetano. Ma purtroppo, visto il livello a cui è sceso il blogghino, mi debbo accontentare di Gatto Panceri.

Mi si dice che un bloggher di merda prima o poi deve parlare del suo gatto.
Ebbene. È giunta l'ora.

Si dice che ognuno abbia il gatto che si merita.

La mia bestia è, nell'ordine:

-stempiata dalla tenera età di quattro mesi

-epilettica

-intelligente come Gasparri

-orgogliosamente saturnina

-peripateticamente uterina

Sarebbe come minimo da derubricare a futuro pranzo di Pasqua, sta gatta del menga.
Non foss'altro che la bestiola da settimane frustra i tentativi attuati dal casalingo essere mitologico metà madre metà cristiana cattolica di coltivare i grani necessari alla domestica fabbricazione di rosari (??!!).

La micia si giustifica adducendo puerili scuse del tipo "Pensavo fosse erba gatta, lo giuro". In realtà mi piace pensare con altera fierezza di avere allevato in seno un nuovo prototipo di felino marxista ateo oltranzista. Son soddisfazioni.

Se siete interessati al processo di coltivazione dei grani del rosario avete due opzioni: a) accomodarvi gentilmente affanculo. b) contattare quel tesoro di mia mamma.

Booya

venerdì 9 maggio 2008

Uomini di ferro e pestaggi neonazisti

Col mio solito ciondolar sincretico mi appropinquo a parlarvi in questo post delle seguenti cose: Iron Man, the movie, e l'aria da colonia balilla che tira in questi giorni nella spleeendida cittadina scaligera.
Pensando - ma neanche troppo, non abbiate timore - alle dinamiche che hanno portato alla dipartita coatta del povero Tommaso per mano di una cinquina di dementi ho realizzato una cosa terribilmente banale. In Italia non c'è cultura. E dove la stupidità regna sovrana, violenza, conformismo e odio verso il diverso proliferano. E qua a Verona si è decisamente all'avanguardia , baby.
Non mi lascia più di tanto basito, indi, constatare come il commento più intelligente sviluppato dal venticinquenne tristemente, visto lo standard odierno, normodotato seduto alle mie spalle durante la visione di Iron Man (vabbè, non certo Renoir, ma nemmeno i Vanzina's) sia stato, in concomitanza con la prima apparizione dell'armatura definitiva, quella rossa e oro per intenderci, un eloquente: "BELLISSIMO, DIOCAN!!!".

Per la cronaca, il commento di cui sopra è ampiamente condivisibile; ma siccome ho un certo livello da mantenere, non posso assolutamente permettermi di regredire fino alla seconda media per bestemmiare come un grillo agnostico. Quindi mi ricompongo e vi saluto garbatamente.

P.S: Ma l'avete visto come si chiama il regista del film? John Favreau! Giòn Favon! Favone! Pistolone! Buahahahahahahahahahahahahah.

Booya

mercoledì 7 maggio 2008

Ufficiale

Mara Carfagna è Ministra. L'ho sentito prima al telegiornale, ma non ricordo se il ministero affidatole sia quello delle Relazioni col Cappuccio del Clitoride o quello delle Infrastrutture del Mio Perineo Peloso e Ruvido. Comunque sono sicuro si tratti di un ministero senza portafoglio. Ma con un portfolio decisamente nutrito di foto zozze della Ministra.

Ah, anche Calderoli è Ministro di Sto Cazzo. Ora, se quel debosciato del figlio di Gheddafi è un fottuto uomo di parola, lo prego gentilmente di salire dalla Libia e come minimo dichiararci una violenta guerra preventiva. Io sarò dalle parti di Agrigento, con Angelo Infanti al mio fianco, ad attendere con ansia lo stagliarsi all'orizzonte della prora di un cargo battente bandiera libanese (sì, sì, che vengano pur'essi a banchettare sui cascami della tarda terra dei vitelli forzitaliota. As As, Asfidanken!).

Booya

lunedì 5 maggio 2008

Post su commissione

E si sa, lavorando su commissione i grandi artisti, ma anche quelli medi per non parlare di quelli piccoli senza dimenticarsi dei minuscoli, perdono sempre un po' di quello smalto che li caratterizza. Quindi, per quanto ci riguarda, non dovremmo assolutamente preoccuparci.

Ichi the Killer di Miike Takashi.

Per chi non conoscesse Miike facciamo un breve riassunto delle puntate precedenti scritto in esclusiva per i lettori del blogghino dallo stesso regista.

Breve riassunto delle puntate precedenti scritto in esclusiva per i lettori del blogghino dallo stesso regista:
Salve, sono Miike Takashi. Sono giapponese, e questo evidentemente spiega già molte cose. Porto perennemente degli inguardabili occhiali da sole dalle lenti verdi. O gialle. A seconda dell'umore con cui mi sveglio la mattina: psicopatico verde, bipolare giallo. Esordisco dirigendo beceri film per il notoriamente marcio mercato giapponese dell'home video. Mi ritaglio, quindi, una discreta nicchia di pubblico pazzoide e schifosamente nerd firmando la regia di pellicole spassose, girate con due soldi e che farebbero ribuzzare anche Ronald McDonald. In questo periodo tengo la sana media di sette o otto film all'anno, chè Franco e Ciccio me la fanno sta gran pippa. Negli ultimi tempi, raggiunto un discretamente ampio successo di pubblico, mi dedico a produzioni un po' più alimentari e accattone, che racimolano badilate di dindini - grazie al traino di tutti quei divetti da soma, ragazzotti bellocci che fanno impazzire quelle ninfomani delle adolescenti giapponesi - ma che alla fine non intaccano troppo la mia autorialità malata. In sostanza faccio gli stessi film solo con attori un attimo più bellini da vedere. In conclusione sono l'idolo delle folle. Ah, sto per girare la versione in live action di Yattaman. No, vogliamo parlarne? IDOLO!

Ichi the Killer, Recensione:

I titoli di testa emergono da una pozza di sperma. Fine. IDOLO!

Come dice? Non è abbastanza? Cazzo.

Ecco svariate altre cose gettate alla rinfusa per ripicca:

C'è gente che ci piace essere sculacciata e gente che ci piace sculacciare.
Il pazzo biondo platinato con la faccia tagliata è fra i primi, il pazzo nella tuta di latex con un 1 giallo fosforescente cucito sulla schiena è fra i secondi.

Quello con la tuta di latex si piglia due pompini prima di tranciare la giugulare alle due bocchinare. Stima.
Quello con la tuta di latex gioca a Tekken usando Hwoarang. Rispetto.
Quello biondo platino si taglia la lingua dopo aver mangiato un dolcetto ai frutti di bosco. Si capisce dalla lingua blu. E anche un po' dall'alito.

Susumu Terajima sta per farsi tagliare il pisello dopo essere stato ustionato e appeso per la schiena con dei ganci. Ma si salva, eh.
Tsukamoto Shinya a un certo punto si cava la tuta e, a insaputa anche della madre, si scopre essere un culturista nano stempiato. Con tanto di perizoma. Ilare.

Ichi vuol dire uno. Tipo.

Ni vuol dire due.
San vuol dire tre.
Ma non c'entra molto col film.

Quella che parla in inglese me la sarei gradevolmente chiavata.
Io sarò uno scacciafica. Ma anche il film non scherza.

S'ammazzano bimbi, prostitute, spacciatrici e si manipola malati di mente. Circo!

L'eroina fa male gente, rischi di finire dentro un televisore con molti spunzoni infilati ovunque.
Gli spunzoni torneranno poi in Imprint. Stavolta nelle gengive, sotto le unghie e negli occhi. Birbantello.

Grandangolo. GRANDANGOLO!

Non vorrei mai mi si togliesse un capezzolo a quel modo.
Non vorrei mai mi si togliesse un capezzolo.

È tratto da un manga.
Si calcola che i film giapponesi non tratti da manga nella gloriosa nonchè centenaria storia del cinema nipponico ammontino a una quantità compresa fra -26 e 17,5.

È tutto amici.

Booya

sabato 3 maggio 2008

Non pensavo

Ma a quanto pare il mondo non collassa nè implode rimanendo fuori dalla internet per un paio di giorni. Pazzesco, no?

Booya

lunedì 28 aprile 2008

Il congresso delle parti molli

Premessa: è l'ultimo post in forma dialogica che riporto dall'avventura udinese. Poi basta. Anche se forse potrei parlarvi del fesso che ha considerato cosa intelligente rubare uno dei palloni rossi che facevano da bella scenografia al Far East, e che per la cronaca hanno un diametro di un paio di metri, per poi tentare la fuga in bicicletta. In pieno giorno. Profondo rispetto.
Ma preferisco chiudere la serie dei dialoghi surreali con una conversazione tra due amici ascoltata all'uscita del film cinese di guerra The Assembly di Feng Xiaogang. Ancora rintronato dal bailamme guerrafondaio, i miei foschi padiglioni auricolari colgono il seguente scambio di battute:

Lui (dal marcato rotacismo stile Ponzio Pilato in Brian di Nazareth): "Sai cosa mi è sempve piaciuto di questi film coveani (sic)?"

L'altro (clamorosamente distrutto dal film e dall'idiozia dell'amico): "Cinesi. Che cosa?"

Lui: "È uguale. I flashback (ri sic)"

L'altro attende in silenzio il termine dello stillicidio di neuroni

Lui: "Pev esempio c'eva quel bel film di Hong Kong - che, bada bene, non è la Cina - che mi è piaciuto un sacco pevchè c'evano quattvo flashback di fila! Pvopvio bello quel film, si chiamava InTevnal Affaiv"

L'altro è visibilmente in preda a un attacco epilettico

Sipario.

Booya

domenica 27 aprile 2008

Sempre più commosso (vedi due post or sono wellso)

"Signor Matti, l'ha visto il film coreano"

"Certo, tu?"

"Eh no, siamo andati a cenare. Com'era"

"Molto bello, tutto fatto molto bene. Ma un po' confusionario. Anche se credo sia un problema mio. Oh, 'sti coreani proprio non li distinguo uno dall'altro"

"Prego?"

"Questi maledetti coreani! Sono tutti uguali!"

Sono sull'orlo delle lacrime

Booya

mercoledì 23 aprile 2008

Uh

"Signor Pang, signor Pang! Un autografo!"

Sorride

"Il suo è stato un film veramente bellissimo"

"Grazie!"

"Davvero, le faccio tutti i miei complimenti"

"Grazie!"

"Sta lavorando a qualcosa di nuovo?"

"Grazie!"

"..."

"Grazie!"

"Io vado"

"Grazie!"

Booya

martedì 22 aprile 2008

Messaggio di servizio

Eccolo! Vivo e vegeto! Trepidante! E in perenne erezione per merito della qualità vergognosamente alta dei film di quest'anno.
Nulla, solo per dire che il regista filippino Eric Matti mi ha appena fatto un autografo con dedica che recita: "A Niccola, enjoy the movies!"

"Nicola va con due C?"

"Ehm, no"

"Vabbè, troppo tardi"

Sono commosso.

Booya

giovedì 17 aprile 2008

Per la rubrica: "Conosciamo meglio qualcuno di cui effettivamente non volevamo sapere nemmeno l'esistenza"

Non potevo non cogliere al balzo l'assist regalatomi dalla buona Aless per cimentarmi finalmente con un meme. Quindi:

Sei cose che mi piacciono. Con buona pace dei martiri che ancora mi leggono.

1.Mi garba sciacquarmi fra palle e culo (cit.).

b)Mi garba davvero molto il processo di estrazione della fuffa dall'ombelico.

III Mi garba l'odore di pane appena sfornato.

§ Mi garba sapere che conosco parole come peripatetica, sesquipedale, lapalissiano, pantagruelico, tersicoreo, MacGuffin, ostracismo, supercalifragilistichespiralidoso, garrire avendo la consapevolezza che si tratta di nozioni relativamente utili. Conosco anche la parola eufemismo.

$ Mi garba la gioia, il senso di pienezza e di pace col mondo che mi dà l'aver visto un bel film.

(146X12)/292 Mi garba, ma questa veramente abbestia, insultare in maniera colorita i vari Bartezzaghi o Gilardi una volta risolti i loro cruciverba, cosa che il più delle volte avviene con le terga ben appoggiate sul cesso, giusto per facilitarvi la visione ecco. i.e.: 6 verticale: la capitale del Laos. "Vientiane. Bartezzaghi, puppami sto gran belino!! Bwahahahahahahah" e via dicendo.

Booya

martedì 15 aprile 2008

"Merda, ho detto cazzo di Marte"

Spulciavo l'elenco di film del Far East spulciandomi il pube.
Ho notato che avrò a che fare con la quantità più disparata di generi.

Ci sarà un relationship drama cinese.
Un cutting edge omnibus honkonghese. (Già)
Una sex comedy indonesiana. (Evvai)
Un nostalgic melodrama, un youth gangster mini-epic, una wrestling comedy, un medical thriller e una crazed comedy giapponesi. (I nipponi regalano sempre ampie soddisfazioni)
Una zombie-comedy malaysiana. (?)
Una dramedy singaporese. (??)
Un period psycho horror coreano. (Horror con le mestruazioni?)
Una high concept romance thailandese. (???)
E per finire un historical action epic vietnamita. (Aaaah..)

Sento il bisogno fisico di conoscere chi si inventa questi generi. È un fottuto genio.

Ecco, adesso ho fatto anch'io il post dove copio e incollo qualcosa di assurdo e lo commento molto poco simpaticamente. Percepisco tangibile la sconfitta. Il prossimo passo è un meme. Mi ritiro.

Booya

lunedì 14 aprile 2008

Gimme Kudos

Che per altro è il titolo di un bel poliziesco cinese di qualche anno fa.

Fatto sta che ormai sono diventato un critico cinematografico talmente fico, che gli uffici stampa mi chiamano sul cellulare per ricordarmi di conferenze stampa di cui non era a conoscenza (e, perdio, un motivo ben ci sarà).

Ecco, tutto molto bello. Ora manca giusto qualcuno che mi paghi.

Ovviamente passa in secondo piano il fatto che la conferenza stampa di domani ha lo stesso valore intrinseco della mia fauna di tarzanelli pubici, dichiarati peraltro il mese scorso specie protetta dal WWF, ma non per questo un popolo di simpaticoni.

Ci tenevo a condividere con voi tutte queste inani amenità giusto per ammazzare il tempo e trascorrere in placida serenità le ultime ore prima di altri cinque anni di Berlusconi. L'unica cosa che veramente potrebbe darmi un ulteriore slancio verso il baratro della depressione sarebbe Leo Gullotta che, vestito da donna, ripete in loop per tutta la notte: "Aldri cingu anno di Berluschconi! Aldri cingu anno di Berluschconi! Aldri cingu anno di Berluschconi!"

Sono alla frutta.
La banana precisamente.
Nel culo.

Booya

sabato 12 aprile 2008

Ecco, "Riprendimi" mentre ti scorreggio in faccia

Riprendimi di Anna Negri è un film italiano che è stato al Sundance "Sticazzi?" Film Festival.
Riprendimi di Anna Negri è un film pretestuoso.
Un film inutile.
E in sostanza un film noioso.

Non avendo voglia di sprecare ulteriori parole su QUELLA pellicola, farò la recensione del kebab ingollato all'uscita dal cinema.

Prezzo: Ottimo! 3 euro per un kebab in pieno centro a Verona, con tanto che c'è la recessione, Alitalia, i rifiuti a Napoli, altri cinque anni di Berlusconi, qualche centinaio di guerre nel mondo, è un lusso che in pochi possono permettersi.

Servizio: Molto Buono! I due pakistani dietro il bancone adottano la classica tecnica del "venditore di kebab buono" e "venditore di kebab cattivo". In questo modo cresce l'interattività dell'esperienza.

Qualità: Burp! A dieci ore di distanza si fa ancora sentire in tutta la sua potenza.

Quantità: Esorbitante.

Tossicità: Ragguardevole.

Voto totale: 58/62

Booya

giovedì 10 aprile 2008

È giun il momen di dire to to

Sottoscrivo

La generazione che ha vissuto la propria prima giovinezza negli anni Ottanta, sotto il segno di Craxi - ascendente Goldrake - ha visto lo sfacelo di una classe politica senescente e vetusta, apparentemente spazzata via dal pool di Mani Pulite. Ancora ricorda le monetine lanciate su Craxi ed il filo di bava che pendeva dalla bocca tremante di Forlani durante gli interrogatori. Svezzata con tali orrori, era quasi naturale che sconfinasse nel più ovvio qualunquismo. Fortunamente, ma solo per il fatto di aver fatto rinascere in molti un attaccamento alla Cosa Pubblica sempre più vilipesa, è sceso in campo il Piazzista della Libertà che, volenti o nolenti, ha forgiato la Nuova Italia (come dimostrava Nanni Moretti ne Il caimano).

La classe operaia, sempre più disperatamente ancorata all'aspirazione verso uno status "borghese" va a braccetto con le
siure impellicciate che distribuiscono tartine canticchiando "Silvio, Santo Subito…". I giovani sono attratti dai manganelli della Destra più reazionaria e dalle pistole ad acqua che Bossi cerca di svendere dal suo gerontocomio. Ora, amici, ci troviamo ad un bivio: qui non è più questione di "destra" e "sinistra". E' divenuto fondamentale impedire che la vera anomalia (Berlusconi) governi nuovamente l'Italia, tenendo sotto il giogo Fini e imboccando Bossi all'ora del brodino. E' il Piazzista delle Libertà che ci ha portati non più a votare per un ideale, ma solo a scagliarci l'un contro l'altro armati. Tolta questa piaga dal Paese, forse, rimboccandoci TUTTI le maniche, potremo vedere di far qualcosa per questa Italia, sempre più simile all'Argentina. Giusto con qualche Reality Show in più. Per queste ragioni, e per altro ancora, il mio Blog non vota per Berlusconi.

Conte Nebbia

Booya

martedì 8 aprile 2008

Il riscatto di tutti quelli che hanno un'asta di rododendro nel culo

Chi l'avrebbe mai detto che sarebbe successo di nuovo?

C'era una volta Clint Eastwood, uno scarso attore televisivo approdato al cinema grazie a Sergio Leone e Don Siegel e nonostante fosse una pertica deambulante e protorecitante.
Clint con gli anni si è digievoluto nel migliore regista americano vivente (Spielberg, suca).

C'era poi un'altra volta Ben Affleck, uno che tra l'altro ha vinto pure un Oscar per la migliore sceneggiatura originale, ma che si ostinava a voler fare l'attore raccogliendo figure barbine una dietro l'altra e ingroppandosi donne di nome Jennifer.
Finalmente l'epifania.
Si leva dal cazzo, va dietro la macchina da presa, si prodiga nella realizzazione di una pellicola tratto da un libro (La Casa Buia, per i feticisti della carta stampata, che so esserci) del tizio, Lehane, che già aveva scritto un film per Clint Eastwood (toh!) (Mystic River, filmetto di una bellezza abbacinante), e gli riesce molto bene.

Che dico!

Gli riesce benissimissimissimo. E se il mio lessico regredisce fino alla terza elementare un motivo ci sarà. Basta ciance. Gone Baby Gone si va ad aggiungere alla lunga trafila dei film imperdibili del 2008. Non foss'altro che Affleck l'ha fatto nel 2006. E che in America è uscito nel 2007. Facciamo la media ponderata?

Ora vorrei lasciarvi con lo stranziante ma speranzoso grido: "Tutti al cinema a vedere Gone Baby Gone!". Ma in Italia è uscito in 14 copie, una quantità ridicola, massì facciamo vergognosa. Lascio? Quindi, insomma, fate l'altra cosa che non si può dire ma che tutti fanno. Maschietti, rinfoderate il gladio, non parlavo della masturbazione.

Booya

sabato 5 aprile 2008

Accavalliamoci Perdio!

La rivelazione è arrivata. Così come Sauro di Tarso sulla via di Damasco, anch'io sono stato folgorato. Mi ci sono voluti un sacco di post e troppe puntate di Amici di Maria de Filippi per ricordarmi che per fare successo ci vuole una e una sola cosa.
Dalla prima lettera dell'apostolo Garelli a Gigi Sabani: "Cosa volete, il sangue dalla Garelli!!??". Ci vuole il sangue ragazzi. E il sangue virtuale da dove lo caviamo? Ma ben sì, dalla polemica!

Ho già organizzato tutto.
Dal momento che Aless è già una blogstar, ho individuato in lei il conscio capro espiatorio.

La messa in scena avverrà all'incirca così, seguitemi amici.

Kennytaime fomenterà la feroce polemica partendo da un pretesto assurdo che poniamo essere il seguente: "Lo ripeto con veemenza Aless: lo Shinkankakuha giapponese è nettamente migliore del neosensazionalismo nordcoreano. Figuriamoci poi di Friends."
Giuggi rincarerà la dose con frasi senza senso: "Sì, bravo Kenny. Aless, sei un'arrogante! Dovresti vergognarti"
Alebì interverrà rinfocolando gli animi e lanciando altri tremendi strali: "E adesso ci vieni pure a raccontare che lo Shomingeki è superiore allo Shoshimingeki? E il prossimo passo quale sarà? Negare l'olocausto?"

A questo punto, Aless, entri in gioco tu, con la battuta più importante della messinscena, lo snodo centrale, la vera e propria spannung. Con fare altezzoso e superiore, insomma da blogstar, e con grande enfasi drammatica dovrai pronunciare le seguenti parole:
"SIETE SOLO INVIDIOSIIIIIII".

A quel punto farà capolino Matituzza che si schiererà con Aless rivendicando di diritto il ruolo di groupie ufficiale della bloggeuse, asserendo con fare sdilinquoso a ogni affermazione della suddetta. Mi raccomando Matita, Aless dovrebbe (essendo entrata totalmente nella parte) avvocare ragioni assurde e pretestuose, minacciare querele e lanciare anatemi ingiuriosi. Tu continua a sostenerla.

Nel frattempo, secondo i miei calcoli realizzati in base alla Tabella della Polemica a Tavolino rilasciata da BuonaDomenica, i lettori dovrebbero essersi ionizzati, polarizzandosi da un lato o dall'altro della querelle. Coinvolgiamoli nelle discussioni, magari insultando aspramente e gratuitamente le loro madri o la loro futura progenie per allargare a macchia d'olio le conseguenze della sceneggiata.

Quindi sediamoci comodi in poltrona, sorseggiando una cedrata ghiacciata, e gustiamoci il nostro nuovo status di blogstar.

Che dite?

Ogni riferimento a cose, persone, fatti realmente accaduti o esistenti è puramente casuale. Altrimenti avrei scritto nomi come Ninna_R, Vertigoz, Faxebider, Greenwich, Graziano, gRRiiz, Automatic Blogstar. Cosa che invece non ho fatto.

Mi sa che sto passando troppo tempo al computer. Sic.

Booya

mercoledì 2 aprile 2008

Mi inserisco nell'acerbo dibattito odierno sull'aborto apportandovi la mia usuale classe, verve intellettuale e potente dialettica affermando:

Ferrara, puppa.


Booya

E siccome sono un pigro rotto in culo, prendo due piccioni con una fava (la mia. Imburrata) e vi invito a rielaborare le due significative parole riportate qui sopra come recensione di Juno, film in uscita domani. Omaggi.

No che non l'ho visto (titolo alternativo: Molto Triste)

No che non ho mai visto Lost.

(Momento insulto libero del lettore. Sbizzarritevi)

Nonostante abbia un branco di compagnoni lostaholic: AleBbì, KennyTaime, GiuggiFava, Alesssss (non li metto i link, cheppalle). E nonostante sia fiero possessore di Scai (mi diletto nella pratica della sodomia con Rupert Murdoch. Questa è brutta e farraginosa. La tengo). Non ho mai visto un minuto di Lost.

(Secondo momento insulto libero. Non fateci l'abitudine)

Anzi, ho visto qualcosa di Lost. Ho visto questi otto minuti e quindici secondi. Peccato non riesca a trovare la versione italiana, in cui la splendida voce off commenta "Molto Triste" ogni volta che muore qualcuno col tono tra l'infastidito e il mattacchione di una che sta per applicarsi delle palline cinesi spolverate di peperoncino del Quextzlacoatlxtz. Molto Triste.

Auguri KennyTaime! Spero codesto pensierino possa appiacevolarti.

Booya


Focca Boia. Calboni. L'attore che faceva Calboni era omosessuale! Quello che ciurlava con la signorina Silvani! Quello dell'Occhio della Madreeeee! Dio. Che roba. Se non fosse morto potrei provarci con Calboni! Capite?. !. Troppi punti esclamativi.

RiBooya

Questo post rischia di essere un aggiornamento continuo. Potrei settare nuovi trend di scrittura nel mondo dei blog. Ma più probabilmente no. Fatto sta che allo scoiattolino scoreggione si aggiunge una famiglia di pinguini, e io sono molto molto contento.

RiRiBooya

Addendum: sì sì, ancora ancora, bravo bravo. Lo Zecchino d'Oro è stato dichiarato patrimonio dell'umanità dall'Unesco. Immagino non si possa più perculare il mago Zurlì e le sue calzamaglie. Secondo le ultime indiscrezioni lasciate trapelare dal Papazzi Ratzi, a quanto pare papa Wojtyla era l'Uomo Ragno.

RiRiRiBooya

lunedì 31 marzo 2008

Osteria Numero Venti

Cazzo.
Caaaazzooo.
Amici. È successo.
Mi hanno fregato, l'hanno fatto prima di me.
Qualcun'altro ha realizzato il sogno della mia vita, si è portato via ciò che faceva di me un essere umano, mi ha privato dell'unico obiettivo che dava un senso alle bigie giornate della mia esistenza.
Mitchell Lichtenstein.
È questo il nome del mariuolo.
Nome di merda, peraltro.
È lui che ha fatto un film con la ragazza che si porta appresso la fica dentata. Fica inteso come organo sessuale. Dentata inteso che c'ha i denti. Ragazza inteso come giovane esponente di sesso femminile del genere umano. Film inteso come pellicola, probabilmente Kodak, impressionata riproposta alla velocità di 24 fotogrammi al secondo. Lui inteso come quel frocio sucaminchie di Mitchell Lichtenstein. Tuu siaaa maledeeettooo.

E adesso tutti a comprare il DVD di Teeth -che. bel. titolo.- che poi ci si trova tutti insieme giù in piazza a sbertucciare il Lichtenstein cantando:

Osteria numero venti
Se la figa avessi i denti
Quanti cazzi all'ospedale
Quante fighe in tribunale
Daghèla bel biondina
Daghèla ben biondaaaaa

Branco di miscredenti, lo so che siete arrivati fin quaggiù senza credere a una sola parola di quanto scritto finora. E allora pigliatevi sto link e guardatevi il trailer. Eretici.

Booya

venerdì 28 marzo 2008

Becero Party

In esclusiva mondiale ecco la trascrizione della sceneggiatura del film Caramel diretto dalla libanese Nadine Labaki.


Fica amante frustrata nonchè regista di questo film: salve sono la fica amante frustrata nonchè regista di questo film bla blabla bla bla. E siccome sono la protagonista: gnè gnè gnègnègnè gnè.

Vecchia attrice fallita col finto marchese: bla blablabla bla bla.

Fichetta in procinto di sposarsi che si fa ricucire la fregna: ho già schiacciato! blabla bla bla.

Lesbica impenitente: sgrunt!

Vecchia pazza: fgbjfnvunasjdfòahfanfòorcnajrnalnVECCHIAPAZZAòarfjrenfgrjfncaòunzazzazaz.

Personaggini di contorno: salve, siamo i personaggini di contorno. Non vi preoccupate di noi, tanto non serviamo a nulla. Ma visto che ci siamo: blablabla bla bla bla bla.

MOMENTO DI TRISTEZZA

SGUARDI LANGUIDI FRA LESBICACCE

MOMENTO DI GRANDE TRISTEZZA

COLPO DI SCENA!! NO, SCHERZAVO

MUSICHINE ARABE NOSTALGICHE (x3)

MOMENTO DI IMMENSA TRISTEZZA

FINALE NON DICO PROPRIO CONSOLATORIO, NON DICO PROPRIO ALLEGRO, NON DICO PROPRIO CATARTICO, FACCIAMO INUTILE.

I testicoli del proprietario del blog: salve, siamo i testicoli del proprietario del blog. Siamo caduti da molto in alto e ci siamo fatti discretamente male. Ossequi.

Booya

giovedì 27 marzo 2008

Uh cazzo, come si è ingrassato

Ma perchè Jack Nicholson in Non è mai troppo tardi è il sosia imbolsito di Terry Gilliam?

Ma soprattutto, perchè mi pongo questo tipo di domanda?

Ma specialmente [inserire elemento intelligente, ironico ed/od sarcastico] e non [inserire controelemento intelligente, ironico ed/od sarcastico].

Non ne ho voglia, vado a letto.

Booya!

mercoledì 26 marzo 2008

Baba da Bupi?



Booya

martedì 25 marzo 2008

Haiku

Era un cavudo maggio

Quella notte ho avuto un miraggio

Trombavo con Debora Salvalaggio.


Booya

sabato 22 marzo 2008

mercoledì 19 marzo 2008

Sticazzi, quanti auguri

Auguri al babbo, dai cui lombi sono uscito. Fino a prova contraria.

Riauguri al babbo idem come sopra di buon onomastico.

Auguri al blogghino, che secondo rivelazioni indiscrete di una fonte anonima (io) oggi compie un anno. Li avrebbe compiuti ieri, ma accorpando tre feste c'è qualche probabilità che rimembri che in quel giorno lì fra il 18 e il 20 marzo succede qualcosa.

Auguri a Herr Gèi Gèi a Frau AleBabetto, prossimi alla laurea. Nuntio vobis gaudium magnum habemus n'antro paro de scienziati della comunicazione. Benvenuti nella comunità. Eee no, il diploma di laurea è un po' troppo ruvido per pulirvicisimiti lo sfintere. Suggerirei un'estemporanea cornice. Lo so che le tradizioni sono tradizioni, ma bisogna sperimentare.

Auguri ai lettori del blogghino, che hanno bellamente ignorato il mio precedente post. Così sentito, così appassionato, così viscerale, così cacato neanche di striscio. Cattivoni. Ragadi anali in arrivo per tutti.

Auguri a quel poveretto di Gesù Cristo che fra pochi giorni muore per la 1975esima volta. Che due coglioni, povero Cristo. Ahahahahahahah.

Concluderei con una savia citazione che dovrebbe aprirvi gli occhi, non saprei bene in merito a cosa.

"Honolulu arrivo!"

Booya

lunedì 17 marzo 2008

Prima che il Diavolo sappia che deve onorare il Padre e la Madre morti

Allora.
C'è un Philip Seymour Hoffman cattivissimo, che sodomizza la moglie, si fa di coca, si fa di eroina, ruba i soldi all'azienda, organizza rapine. Ah, e si pettina coi capelli indietro. Così, per dire.

Poi c'è Ethan Hawke che fa lo sprovveduto faccia di tonno, il fallito, lo sfigato, il turlupinato, il perdente, il fratello di Philip Seymour Hoffman. Ah, e si ciula la moglie del suddetto fratello. Così, per dire.

Poi c'è Marisa Tomei che fa la fica, ninfomane, senzacervello, troia. Che, così per dire, in OGNI scena in cui compare è nuda. Dicasi OGNI. Leggasi OGNI. Pronunciansi OGNI. Vabbè, non proprio in OGNI, ma nella stragrande maggioranza. E quando appare vestita è comunque concettualmente ignuda. Così, per dire.

Poi c'è Albert Finney che fa un babbo incazzosissimo, rancoroso, vendicativo, triste, distrutto.
E poi c'è il miglior digitale dai tempi di Collateral di Michael Mann.
E poi una regia che di minuto in minuto cresce di intensità fino a raggiungere vertici inarrivabili.
E poi c'è il migliore film degli ultimi anni, clamorosamente non cacato nemanco di striscio dall'Academy. Stronzi.
E poi c'è che l'ho visto in un cinema vuoto, con davanti le sbarre per i disabili, nella posizione svacco totale che mi farebbe garbare anche il più orrido dei film del più orrido dei registi. Il prossimo di Lynch, così per dire.

E poi basta. Grazie a tutti.

Booya

Epitaffiando

Non che sia stato un grande amico;
o un ottimo compagno;
o un bravo amante.
Però beccami gallina se non sono stato un eccezionale conoscente.

Booya

domenica 16 marzo 2008

venerdì 14 marzo 2008

Guerra Preventiva

Tutti a vedere il film di Sidney Lumet al cinema! Tutti a vedere Philip Seymour Hoffman che si ingroppa Marisa Tomei per poi arenarsi su di lei come una balena spiaggiata! Tutti!

Il film si intitola Onora il Padre e la Madre. E potrebbe sembrare anche bello come titolo se non fosse che non c'entra un cazzo con l'originale Before the Devil Knows you're Dead. Tra l'altro, per non allontanarsi troppo dal mio personale tormentone, si vocifera che il titolo italiano di Iron "sì sì, sarò una tamarrata ma di quelle esagerate" Man sarà: L'Uomo che in effetti è sì di Ferro ma poi in realtà ha un Cuore buono, fà Volontariato e dona l'8 per mille alla Chiesa Cattolica.

E intanto stasera al Cineforum dovrò ancora una volta presentare Lezioni di Cioccolato senza far trapelare agli ignari astanti che si tratta di una puttanata epocale. Chissà se coglieranno i miei dardeggianti sguardi di richiesta di perdono. E i prossimi film da presentare saranno Bianco e Nero e Il Mio Amico Giardiniere. Andiamo bene. Pensavo per Bianco e Nero di cavarmela intonando acappella Ebony and Ivory. Farei la mia porca figura.

Booya

giovedì 13 marzo 2008

Finalmente una battuta non di cattivo gusto

Finalmente una battuta non di cattivo gusto di Berlusconi: "Contro la precarietà? Sposare mio figlio o un milionario".

Non la vedo brutta come rivincita rivongarlo nel cacapranzi di uno dei figli di Berlusconi. Magari con l'ausilio di un secchiello di arena. O di una striscia di carta vetrata.

Cosa dici? Ah, forse non intendeva proprio questo? Va là.

Booya

mercoledì 12 marzo 2008

IIIIIIIIIIIIIHHHHHHHHHHHHH

Chi segue il blogghino dall'inizio (e vabbè, già siamo in pochi qua. In più mi metto a fare dell'insiemistica. Coglione) sa che l'unico Festival del Cinema, fra la manciata che annualmente seguo per protolavoro, che sponsorizzo veramente volentieri è il Far East Film Festival di Udine, di cui tra l'altro lui cura l'ufficio stampa (ricordati di chi ti ha voluto bene se passi di qua).
L'anno scorso è stata la volta di un branco di poveri scienziati nipponi dell'università di Trieste costretti a becerare in giapponese per nostro sommo gaudio.
Quest'anno, per festeggiare la prima decade, quelli di Udine han chiamato per il trailer niente. popò (il pirata Popò, nella botte sicuro, se gli tocchi il siluro sprizza un po' di popò!). di. meno. che. Pang Ho-cheung (lo stesso del film consigliato per la festa delle donne, pensa un po' se non sono avanti non dico di anni, di secoli, di millenni! ma perlomeno di qualche giorno), regista honkonghese coi contromaroni (par condicio! ehm.. controbersani!) che sciorina cinema di gran qualità con la stessa facilità con cui io mi masturbo nel tempo libero.
E apprezzate, per cortesia, l'abilità semantico/paragonica (parola, quest'ultima, che mi dicono dalla regia non esistere) con cui ho introdotto il filmato nella frase precedente.
Avete apprezzato? Bene, vai col playback.





Booya

martedì 11 marzo 2008

Anal Ittico

Non sia mai che mi si dica che lancio strali nell'etere senza argomentare.

Da un po' di tempo, all'incirca da quando mokkia si è messo pure a fare film, mi trastullo sbertucciando il filone adolescenziale del cinema italiano.

Analizziamo con una semplicissima tesi che renderà chiaro ciò che di per sè è già chiaro, e che quindi renderà il post ridondante e inutile, di conseguenza pubblicabile.

L'ospitata dell'obbligata tele marchetta dei cine barbari nell'imminenza dell'uscita in sala del loro truculento contributo all'assassinio del cinematografo è, da molti mesi a questa parte, appannaggio del corvaccio dell'intelligenza giovanile, della donna che, con la correa partecipazione dei suoi fastidiosi Amici, da anni si ciba della pappetta maleodorante che resta dei cervelli dei 15enni d'oggidì, Maria de Filippi.

Il fatto che tutte le produzioni dei film in questione scelgano come target, sin dalla rapida e indolore stesura della sceneggiatura (sceneggiatura?), l'adolescente decerebrato e demente medio che assiste a uno spettacolo che ha lo stesso valore intellettuale delle abluzioni di un bue con la candida spiega tutto.

Che abbia avuto bisogno di anche un solo pretesto per insultare ancora una volta certo cinema è sintomo e paradigma di vecchiaia incipiente.

Evviva il martire che ha letto tutto il post, chè sarai ricompensato nel regno dei celiaci.

Booya

domenica 9 marzo 2008

Recensione di "Thank you for Smoking"

You're Welcome.


Booya

Aggiornamento: il nuovo sogno di una vita è quello di raddrizzare, brandendo un ampio randello nodoso, la ghigna sghemba dell'odiosa Katie Holmes. Saluti.

venerdì 7 marzo 2008

Partenza intelligente

Anticipo di un giorno i dovuti auguri per la Festa delle Donne per evitare il traffico di domani.

E quindi, a nome di tutti i sopravvalutati possessori di pisello, auguro a tutte le sottovalutate uterofore un felice otto marzo, con la speranza e l'augurio di liberarvi il prima possibile di tutti questi pistolini microcefali con intorno più o meno ciccia, chè, si ben sa, ce la fate benissimo da sole.

Consiglio caldamente per l'occasione l'acquisto del DVD di Exodus, film del regista Edmond Pang. Leggete qua e dite un po' se non è geniale.

Booya

mercoledì 5 marzo 2008

Nel Frattempo

Utilizzo il tempo che mi separa dall'attesa visione del primo lungometraggio animato della storia iraniana (messa giù così fà veramente paura), Persepolis, per dimostrare a tutto il blogotesticolo che come al solito non sono sul pezzo e non ho capito un belino del mondo dei blog, mettendomi a parlare di cose vecchie di settimane come se nulla fosse.
Quindi vado sinteticamente a dirvi cosa penso dei tre film che finora hanno impreziosito quest'anno solare cinematografico, iniziato da così poco ma che già promette faville (ricordo che per l'estate è atteso Iron Man. Inteso? Iron cazzo Man). E contando che sto per recuperare anche Lu Scafandru e Ssa Farfadda.

Il Petroliere: la scena dell'esplosione del pozzo. Stop. Cinema sublime. "Non l'ho visto, dura due ore e mezza. Du palle". Fottiti.

No Country for Old Man: un film di due ore e due minuti che riesce, senza colonna sonora, a mantenere la tensione così alta, a sorprendere in modo così inconvenzionale fino alla fine e soprattutto a rendere plausibile l'orrida, bellissima, rubife, rasierte parrucca di Javier Bardem non può che essere geniale. Geniale.

Sweeney Todd: non mi piacciono i musical. Non concepisco l'idea che un tizio vestito in frac esca da un cassonetto per cantare il nuovo successo di Giòdy Tonno. Però credo sia il genere cinematografico per eccellenza del divertissement senza tanti fronzoli e tante velleità. Che io ricordi di musical impegnati ne ho visti tre: Cantando Sotto la Pioggia che nascondeva una splendida riflessione sul cinema; Hair; e un musical indiano sul dramma del latte rancido lungo come il Mahabharata su cui non mi soffermerei più di tanto.
Tim Burton in effetti si sta un po' invecchiando, e in effetti si è un po' ancorato sugli stessi topoi per la cui instaurazione nell'immaginario popolare ha lottato vent'anni. È normale quindi che gli stereotipi si vadano ad esacerbare. Per Burton questo ha significato l'approdo al musical, dove la norma sono l'eccesso scenografico e la stilizzazione; due caratteristiche tipiche del suo stesso cinema. Egli, quindi, secondo me, vogliamo fare un altro inciso?, perchè no!, si è trovato obbligato ad acuire queste soluzioni che già gli appartengono. Il risultato è talmente carico esteticamente, scenograficamente e visivamente da essere mirabile. E poi Sacha Baron Cohen che canta con accento italiano è splendido. E poi l'idea di uno Shakespeare appiattito fumettisticamente mi garba. E poi sentire un branco di sedicenni bestemmiare per avere pagato otto europei per vedere un musical è impagabile.
Detto questo e altro, se volete vedervi un musical guardatevi The Rocky Horror Picture Show. E poi pure questo. E poi volendo tutti a teatro a vedere il musical di Maurizio Costanzo Show. E poi basta però.

Booya

sabato 1 marzo 2008

Anna Tatangelo D'Alessio

Dopo essersi presentata sul palco dell'Ariston con una coppia di tette tenute su che neanche un tranvone slovacco, Anna Tatangelo D'Alessio (a imperitura memoria dell'onta di accompagnarti a quel teletubbie avariato di Gigggi) rilascia la dichiarazione:

"Al DopoFestival non ci vado perchè si fa troppa polemica e non si parla di musica, esibizioni e canzoni. E a farmi prendere in giro non ci vado."

Quando poi qualcuno le ha fatto notare quanto la sua canzone sia inascoltabile e banalotta, che nonostante abbia vent'anni sfoggi il look di nonna Abelarda e come abbia il senso dell'umorismo di un idrante di Caracas, Anna Tatangelo D'Alessio si è accucciata in posizione fetale, ha cominciato a frignare pretendendo il suo sonaglio biascicando più o meno :

"La mia canzone sarà sempre più bella della tua gnè gnè gnè. Specchio riflesso gnè gnè gnè. Gigggi gnè gnè gnè. Michael Bolton gnè gnè gnè. Gnè gnè gnè. Sonaglino."

Booya

giovedì 28 febbraio 2008

Tutti giù per terra

Ecco, nonostante il lungo lavaggio del cervello ecclesiastico a quanto pare comincio a scordare qualcosa. Del tipo oggi mugugnavo tra me e me:

Oh Gesù d'amore acceso
non t'avessi mai offeso
Oh mio caro e buon Gesù
dai un bacio a chi vuoi tu.

E credo ci sia qualcosa che non va.

Booya

mercoledì 27 febbraio 2008

De Aggiornamento Blogghe

L'intenzione era quella di lasciare un po' a macerare questo luogo in attesa della fulminazione sulla via di Damasco, foriera di nuove e migliori ispirazioni.

Ma l'inviato eschimese Luca Uzala del dopofestival di Elio non poteva passare inosservato, proprio no.

Grazie Elio.

Booya

domenica 24 febbraio 2008

Te li dò io gli Oscar, fortissimo, sul lobo occipitale

Oscar che verranno assegnati:

Film: Non è un Paese per Vecchi
Regia: Joel e Ethan Coen (Non è un Paese per Vecchi)
Attore attrice protagonisti: Daniel Day Lewis (Il Petroliere); Marion Cotillard (La Vie en Rose)
Attore attrice non protagonisti: Javier Bardem (Non è un Paese per Vecchi); Cate Blanchett (I'm Not There)

Oscar che non volesse geova se li danno lascio il cinema per il magico mondo del cricket su carrozzella

Film: Michael Clayton
Regia: Tony Gilroy (Michael Clayton)
Attore attrice protagonisti: George Clooney (Michael Clayton); Ellen Page (Juno)
Attore attrice non protagonisti: mah.. (leggi: premi inutili)

Oscar che dò io sui film che ho visto io, io io io (Oscar megalomane)

Film: La promessa dell'Assassino
Regia: Johnnie To, un film a caso. No dai, The Sparrow
Attore attrice protagonisti: il manichino di Kantoku Banzai; Kelly Lin ora e sempre
Attore attrice non protagonisti: Armin Mueller-Stahl e Vincent Cassel (La promessa dell'Assassino); la violenterrima cuoca di Ratatouille

Oscar vari ed eventuali (idea zozzamente e malamente plagiata da Insegna Provvisoria)

Musichina molto cool che se oltre a chitarra e armonica c'è un altro strumento non la mettiamo in colonna sonora: All I Want is You (Juno); Where do You go to my Lovely (The Darjeeling Limited)

Simpatica corsa dinoccolata al rallentatore: Adrien Brody (The Darjeeling Limited)

Premio speciale David Lynch al film che anche se t'ha fatto altamente cacà non puoi stroncarlo sennò ah se sei un critico di serie b: Cous Cous di Abdellatif Kechiche

Premio speciale Ma quando cazzo è che muore invece di fare due film all'anno che c'ha 98 anni?: Manoel de Oliveira

Premio all'indiscusso peggior film dell'anno: Actrices di Valeria Bruni Tedeschi

Uomo ubiquo: Johnnie To

Premio fra i due litiganti il terzo gode e io intanto rivinco il Leone d'Oro, puppate: Ang Lee

Premio E io cosa c'entro in questo film?: Roman Polanski (Caos Calmo)

Premio combo scena di sesso anale malamente girata e selva di critiche di vescovi pederasti arrabbiati per il sesso anale mal girato: scena di sesso anale malamente girata di Caos Calmo

Premio capezzolini piccini picciò della controfigura della Ferrari scambiati per manopole della radio: Nanni Moretti (Caos Calmo)

Miglior retro scrotale della stagione, dell'anno solare, della storia del cinema: Tony Leung Chiu wai (Lussuria)

Balengata dell'anno: Emanuela Martini cacciata da FilmTv. Subentra Aldo Fittante. FilmTv diventa succursale di Ciak. Stronzi

Questo è quanto. Sicuramente una volta postato mi verrà in mente altro. Rimedierò. Porchiddio la D'Amico anche quest'anno presenta la serata degli Oscar a Sky. Si preannuncia lunga nottata di blasfemie varie. Alè.

Booya

sabato 23 febbraio 2008

Blitzkrieg Bop

"Scusi, Beatcippe, una parola per Non è Un Paese per Vecchi!"

"Autoferrotranviere"

Va là, che due periodi buttati lì seriamente su quest'altro semicapolavoro dei Coens arrivano prima o poi.
Lo vogliate o no.
E oggi Burton, Tim.
Sacha Baron Cohen in originale ha un accento italiano.
Devo aspettarmi il classico doppiaggio in ciociaro?

"L'integrazione va fatta a tutti gli effetti, senza se e senza ma.
Basta che ognuno stia a casa propria. (cit.)"

Booya

venerdì 22 febbraio 2008

A parte che a me piace molto il cazzo (cit.)

Come sempre ha detto tutto idda

Dai

Dai che oggi spendo i miei ultimi dodici euri e vado a vedere Non è Un Paese Per Vecchi et Sweeney Todd.

Elio, perdonami, giuro che appena ho due soldi il tuo albumo me lo compero. Anche perchè è il solito maledetto capolavoro.

"Ve la ricordate la Toscana, che ce la stavano portando via sasso per sasso? Bene, oggi la Toscana è in sovrappiù. Bisogna rimediare".

Niente, basta. Poi domenica solita maratona oscaresca in casa Vizzent, chi volesse partecipare è il ben'accetto. Bestemmia libera, ma sottovoce che la famiglia si addorme.

Forse forse mi sbaglio
Forse ho preso un abbaglio
Forse forse un bel cazzo
Fai cagare
Questa è la verità


Ah.
Questo probabilmente sarà il mio epitaffio.
A imperitura memoria.
E vaffanculo.

Booya



giovedì 21 febbraio 2008

Che carriiino, quanto ha?

Il senso dei premi cinematografici si trova tutto nella frasetta "proverem, proverem, proverem addosso al muro chi di noi, chi di noi, chi di noi ce l'ha più duro" o nella poetica immagine di due adolescenti che si misurano l'uccello per vedere chi ce l'ha più lungo o, ancora, nel togliersi due costole per farsi i pompini in autonomia. Insomma i premi hanno un certo valore intrinseco (vuoi mettere poter dire "ce l'ho più lungo di te di mezzo centimetro!") e sono pure divertenti, ma in sostanza rimangono sciocchine e futili ostentazioni di un imperturbabile status quo.
Vince sempre chi ce l'ha più lungo, non chi ce l'ha più bello.
O chi lo sa usare meglio.
Sigh.

Quindi è bello constatare come i sandinisti conservatori dell'Academy abbiano composto la cinquina in lizza per il miglior film votandosi alla più totale modernità e bellezza cinematografica coi Coen e Paul Thomas Anderson e poi commettendo i reati di calunnia (Juno), abigeato (Espiazione) e stupro (Michael Clayton) ai danni della settima arte con gli altri tre film.

Ma, soprattutto, è ora di smettere di scambiare per bei film tutte quelle cose, o almeno la maggior parte, che provengono dai lombi del Sundance Institute e che stanno invadendo i cinemi mondiali. Juno non è bello. Al massimo è carino. Ma carino si dice di un cucciolo di scimpanzè, non di un film. Non è bello dire che un film è carino. Anzi, è uno degli insulti peggiori che un regista possa ricevere. E allora perchè fare sistematicamente, programmaticamente dei film che non potranno altro che essere carini? Per spendere una manciata di dollari, guadagnarne 130 milioni nei soli States e magari vincere qualche statuetta da infilarsi su per il culo mentre ci si spompina da soli? Uh. Che brutta immagine.

Booya