martedì 24 luglio 2007

SIcurezze

Ormai è assodato che gli Elio e Le Storie Tese sono fra gli intellettuali più saccheggiati al mondo.
Basti pensare che "Mio cugggino mi ha detto che una volta ha conosciuto una e la mattina dopo si è ritrovato in un fosso tutto bagnato e senza un rene" ha già ispirato una puntata di "Nip & Tuck" e una delle scene iniziali di "Sympathy For Mr Vengeance" del coreano Park Chan-Wook.
Molti esperti si chiedono quale coraggioso giovane regista si ispirerà in futuro all'Orsetto Ricchione. Si accettano scommesse.

Booya

E son soddisfazioni

Il mio contatore di Shiny Stat è schioppato. Mi dà un rank di 49 su 50.
Il bello è che mi avevano avvisato vie mail che la manutenzione dei loro server avrebbe portato qualche pazziata.
Ma non ho potuto fare a meno di pensare, solo per un secondo: Selvaggia Lucarelli, suca.
E son soddisfazioni insomma.

Booya

lunedì 23 luglio 2007

Non so più che dirvi

Tranne che la vita da neoleaureato vacanziero è di un duro. Ma di un duro.

E sento come due vocine nella testa. La prima è stranamente simile a quella di mio padre. Che poi mi accorgo che non è una vocina nella mia testa ma lui che mi segue sussurrando "Vai a lavorare e lascia questa caaasaaaaa".

La seconda è decisamente una vocina nella mia testa che continua a ripetere: "Ma come, anch'io sono laureato e bruttino come Benjamin Braddock. Anch'io non so cosa fare della mia vita, vivo questa gggiovane inquetudine. Non avrò l'Alfa scappottata certo, ma ho una bella Passat familiare amaranto. In ogni caso perchè non mi sono ancora entrate nel letto Anne Bancroft e Katharine Ross? Perchè Simon and Garfunkel non mi hanno ancora preparato una colonna sonora esclusivamente dedicata? Perchè tutti questi favoritismi? Che mondo di merda".

Guardo la colonnina di mercurio: 40 e passa. Una minima giustificazione ce l'ho, dai.

Booya

sabato 21 luglio 2007

Freak

Un mio amico millanta di poter farsi venire la pelle d'oca a comando.

Urge un controllo.

...

Cazzo è vero!

Booya

venerdì 20 luglio 2007

Bbboni

Non è che odi Maurizio Costanzo Show.
Diciamo che lo disprezzo.
Ma sono sicuro che non è una novità; mi sa che siamo in tanti in Italia a non apprezzare Maurizio Costanzo Sciò.

Ma l'ultima cosina in cui è stato coinvolto fa proprio venire il prurito. C'è che il teatro Brancaccio decide di sfilare dalle mani di Gigi Proietti, ad oggi uno degli ultimi attori credibili e veramente bravi rimasti nel bel paese, la direzione artistica per affidarla nella sapienti mani da panettiere di Maurizio Costanzo Cravatta coi bbaffi.

Non si tratta di mettere in dubbio la buona fede di nessuno. Ma fare un po' di dietrologia senza cattiveria è sempre divertente. Facciamo il giochino della bilancia. Proietti è, come detto, il miglior attore italiano (Maresciallo Rocca a parte. O era Commissario? Forse Brigadiere..), undisputed. E questo non è male se devi dirigere un teatro, scegliere il programma della stagione, quali spettacoli mettere in cartellone. Per i più venali, Gigggi nel suo periodo da direttore artistico ha riempito puntualmente i tre quarti dei 1400 posti scarsi del Brancaccio e la stagione passata ha racimolato 5 pippi di euri solo di incassi (per la definizione di pippi mandate una mail ad Anna Mazzamauro, la signorina Silvani di fantozziana memoria).

All'altro piatto della bilancia c'è Maurizio Costanzo Vai Ddemo. Direttore da 18 anni del teatro Parioli, in questo lasso di tempo è riuscito ad attirare pubblico per una quantità che ha coperto in media appena il 56% della capienza massima (che sarebbe di quasi 800 posti). Nel frattempo veniva ingaggiato come testa d'ariete per il settore mass media dal maestro Gelli (e faceva perdere un sacco di soldi a quei mentecatti della P2) e furoreggiava in televisione assieme all'ultima delle tante mugliere da lui accalappiate. Poco prima esordiva alla regia cinematografica col bruttissimo "Melodrammore" per poi subito dopo appendere il ciak al chiodo. Scriveva pièce teatrali e musical con Alex Britti giusto per dare un lavoro agli Amici della moglie.

Ora, nonostante il peso specifico di MCS (in chilogrammi per centimetro quadro), il buon Gigi sembra essere una spanna sopra al baffuto per quanto riguarda il lato artistico. Sbaglio?
Però non dev'essere proprio comodo giocarsi un qualsiasi posto di lavoro col mammasantissima del mondo dello spettacolo italiano. Quindi Proietti viene proiettato a calci nel culo nella troposfera dei silurati politici, con grande tristezza, per quanto ve ne possa fregare, dello scribacchino che vi sottopone questa pappardella. La morale, vecchia come il mondo e sempre in voga qua da noi, la dà Serra, credo, che ricorda come sia importante chi, non cosa. Chi conosci, non cosa sai fare. Mah.

Booya

Poche cose

Tra cui:

1 Bruce Lee oltre a essere un mattacchione e un uomo dalla bellezza incredibile, fornito di carisma un tanto al chilo, era anche un regista di una zozzeria magica. "L'urlo di Chen terrorizza anche l'occidente" è una pacchianata trash di proporzioni epiche. Inguardabile ma clamorosamente ipnotico.

2 Sono indeciso se mandare un messaggino al 48467384729 e per soli 22 euri iva esclusa scaricare la suoneria polifonica dell'ultimo successo dei Rigueira o tagliarmi le palle con un taglierino poco affilato e con la punta smussata.

3 Dan Peterson è un mago: è riuscito a travasare le sue catch phrase dal basket allo slamball. Ottimo sentirgli dire "LaMonica Jackson è SPECIALISTO!" oppure "Mamma butta la pashta" mentre energumeni ipertrofici zompettano su tappeti elastici tentando di violentarsi in aria.

4 La febbre da neo blogg(h)er sta svanendo, lo sento. L'infezione recede. E dopo solo un centinaio di post inutili. Sarà un fatto fisiologico. Sarà che ho letto che nell'ineffabile Cina gli adolescenti sgamati a fissare lo schermo del computer per più di un'ora al giorno vengono internati in una clinica protomilitaresca. Mah.

5 Da qualche giorno percepisco con nitore e con sommo gaudio che ho sviluppato la particolare abilità di sudare anche dall'ombelico. WOAH!

Booya

mercoledì 18 luglio 2007

Peeerò

Occhei.
Io non sono decisamente il tipo che commenta frequentemente e con serietà le politicate dei pagliacci nostrani. Pardon, le pagliacciate dei politicanti nostrani. Ma questo vecchietto Selva è davvero il massimo. Ma davvero davvero il massimo.
Beh, per chi non si ricorda è il fenomeno che per arrivare in uno studio televisivo a Roma per una diretta, con la città intasata causa la sempre graditissima visita di Giorg Dabbloiù, ha pensato bene di chiamare un'ambulanza e di farsi portare a sirene spiegate fino a destinazione. Splendido, davvero splendido.

Ora, il vecchietto, per la cronaca senatore di AN, in un virulento e inopinato attacco di integerrima serietà politica e di coerenza intellettuale decide di dimettersi dopo quella che è stata una delle figure di palta più gigantesche della seconda repubblica. Escludendo ovviamente alcuni exploit del capocomico Silvio (vedi la grandiosa cappella al Parlamento Europeo).

Come tutti mi stavo seriamente preoccupando per questo attacco di serietà. Si cominciava a temere che qualche malattia infettiva avesse cominciato a circolare per il Transatlantico. E finalmente da ieri sera possiamo tirare un sospirone di sollievo.
Selva ha ritirato le dimissioni! Evviva, il mondo politico italiano è sano come sempre. Ottimo anche il livello di idiozia delle motivazioni del Selva. "Lo faccio per rispetto vostro". Per rispetto di chi scusa? Non male, non male davvero. Decisamente nella top ten. Silvio ha un nuovo nemico da cui guardarsi con attenzione. Il selvatico Selva. Che amarezza.

Booya

martedì 17 luglio 2007

Meteorismo

Saranno i 58 gradi centigradi con un umidità del 112%.
Sarà la primavera con l'estate alle porte.
Sarà perchè ti amo.
Sarà per il cinghiale intero ingollato a colazione.
Fatto sta che oggi peto come la principessa Marian della storiella degli Elio e le storie tese.
Ho un'areofagia che definirei piacevolmente squassante.
Ed è splendido poter condividere queste sensazioni con voi.

Booya

Maledetti

Aaarriva clistere,
dii lui scopriraaai
che gli piace esplorare
gli piace sturare
è fatto così.

Booya

domenica 15 luglio 2007

Tra i sei ce n'è uno gay

Trovo che frequentare i tornei estivi di pallavolo e basket sia molto istruttivo.
Oggi pensavo, infatti, che raccogliere in un libercolo i più divertenti nomi delle squadre mi farebbe fare una fortuna.
Si va dallo schietto "Raperonzolo e la merda secca" all'elaborato "Il Fassan è buono per lavarsi il culo ma anche per lavarsi le man" fino al dialettale "Ciapa Chups".
Quello del titolo è invece il nome di una squadra con cui ho partecipato a un torneo di palla a canestro la scorsa estate.
Lo speaker, stufo di dire "Tra i sei ce n'è uno gay" senza sapere chi fosse il prescelto, ha bollato a vita il povero Vito (sono un poeta), buon compagno di squadra, chiamandoci da un certo momento in poi "Tra i sei ce n'è uno gay ed è Vito".
Invito chi di voi psicolabili frequenta questo blogghe a scrivere nei commenti i nomi delle squadre da torneo più ridanciani. Se anche questa iniziativa naufraga mi faccio un clistere con l'acido muriatico.

Booya

sabato 14 luglio 2007

Stasera faremo il brunch all'inferno

Beh, che bella la vita.

Ieri il mio amico Pizza ha avuto l'onore di assistere in diretta televisiva alla gara di lancio del giavellotto del Golden Gala di atletica di Roma.
Un finlandese è partito fortissimo urlando qualcosa in finnico. Il lancio, tendente a sinistra, si è andatto a conficcare nel fianco di un saltatore in lungo francese di origine magrebina che si preparava per il salto.

Solo successivamente, osservando la registrazione al contrario e al rallentatore, con un esperto di finlandese medievale a supporto, abbiamo scoperto che il giavellottista (esiste esiste) urlava a pieni polmoni: "PAZZIA?! Questa è HELSINKI!!".



Booya

P.S: Scusate per Giacomo Crosa. Lo so, lo disprezzo anch'io. Ca va sans dire. Saluti

Par 5

Ma può una che si è imbucata dare buca?

Booya

venerdì 13 luglio 2007

Ma ora che sono dottore posso operarmi l'appendicite?

"Dottore dottore dottore dal buso del cul vaffancul vaffancul"

Non male gente. Ieri ho concluso questa parte della mia carriera universitaria venendo picchiato da battipanni e rami verdi (più elastici, quindi usati a mò di frustino) vestito da Big Show con tanto di cintura da campione realizzata col frontalino di una scassatissimo Scarabeo nero. Figata.

Ma è utile tornare indietro per raccontare una giornata particolare. Un po' meno interessante di quella di Scola, ma comunque divertente. Tenendo conto del fatto che il tutto era partito nel primo pomeriggio rischiando un incidente in autostrada causa pantagruelico copertone abbandonato in seconda corsia, per proseguire col relatore che mi schernisce fuori dall'aula, neanche avesse cinque anni, per un microscopico refuso (ho scritto Orso d'oro invece che Leone d'oro, dai!. Son sempre animali), direi che poteva benissimo andare peggio.

E invece è andata discretamente ottimamente. Ero molto teso. Ma mi divertiva osservare la comitiva di amici e parenti, alcuni dei quali molto più tesi di me. E poi c'è stato il mitico professor Voglino, che penso potrebbe arrivare a interessarsi persino dei cicli di riproduzione degli Opossum dell'Ohio, o delle simbologie dell'osso penico del Grizzlie. Doveva essere il contro relatore, e in realtà mi ha messo più a mio agio del Dottor Duca Zotti Mentula.

La conclusione di tutto questo è che il mondo si è arricchito di un nuovo, inutile dottore in Scienze della comunicazione.
Ah, per tutti i laureandi. Preparatevi sin da ora una risposta soddisfacente all'odiosa domanda "E ora che farai?", che vi verrà posta verosimilmente tra le 36 e le 154 volte all'ora. Insomma, una risposta migliore della mia: "Pensavo di entrare nella piccola imprenditoria. Sai, import-export. E pensavo di concentrarmi sul mercato del lavoro. Un'agenzia per il lavoro interinale destinata a giovani donne dell'Est e a parti di giovani uomini. Insomma, prostituzione e commercio degli organi. Un buon mercato".
Fidatevi, non c'è più il senso dell'umorismo in questo mondo. Tsk.

Booya

mercoledì 11 luglio 2007

La mamma e le lingue

Un altro brutto titolo inanellato. Evvai. E che tra l'altro sarà sicuramente il titolo di un film porno. Sicuro Sicuro.

Oggi, per la serie "reminiscenze joyciane ed/od proustiane" vorrei raccontare lo splendido approcio di mia madre alle lingue. Tenete conto che la genitrice non hai mai imparato a dire Self Service. Dice Sex Service.

Il ricordo scatta mentre mi sto facendo la barba.
Il fatto risale a un'estate di un tre, quattr'anni fa. Si boccheggiava nella canicola. Madre torna dalla spesa settimanale sottoponendomi un nuovo acquisto mirato.

"Ecco, ti ho portato un nuvo deodorante. Magari fa schifo, ma costa un cacchio quindi adeguati"

E a forza mi alza un braccione e mi spalma una discreta quantità di questo strano, meleodorante, malmostoso intruglio. Mi snaso l'ascella, azione tipicamente maschile, e qualcosa non mi torna. Afferro la confezione.

"Mamma, ma è dopobarba!"

"E va bè, è scritto in francese. Cosa ne so io cos'è un Oh di Tualètt?"

"E allora lo compri e mi ci intossichi le ascelle? Non c'è bisogno di aiuti esterni, faccio da solo per quello"

"Beh, costava un cacchio"

Booya

martedì 10 luglio 2007

Un grado di separazione

Il Bivio docet. Mi sta mostrando tal Giorgio Bongiovanni. Produttore di accessori per scarpe, munito di stigmate e avvistatore di UFO e Madonne di nome Miriam, in situazioni ben distinte sia chiaro eh. Il tal ha un figliuolo: Giovanni Bongiovanni.
Minchia!
John Bon Jovi!
Figata.

Booya

lunedì 9 luglio 2007

Bastian contrario

Posso affermare senza rimorso alcuno e senza ipocrisie che della principessa Diana non me ne frega una fava mezza barzotta. Sarebbe anche ora di smetterla, orsù.

Booya

domenica 8 luglio 2007

Johnny-B-Good

Ieri sera mia madre si laccava poderosamente i capelli per la serata. Joyce sarebbe fiero di me, poichè un flusso di coscienza si è subito attivato nel mio cervellino stitico riportando alla luce un ricordo di vecchia data.

Gita di terza media dalle parti di Grosseto. Siamo alloggiati in un villaggio di bungalow. Personalmente vengo sistemato in camera con Johnny il bulletto, Tezza il puzzone e Bum Bum Bumbudri. La gita parte subito col piede giusto. Sistemando il vestiario nei cassettoni notiamo che i precedenti coinquilini (tra l'altro, per un fortunoso caso, di mia conoscenza. Ma questa è un'altra storia) ci hanno omaggiato di una rivista porno inopinatamente abbandonata. Per quattro tredicenni con gli ormoni in subbuglio grossi come alani kazaki è decisamente un buon inizio.

Johnny il bulletto, classica faccia da schiaffi, ciuffo iperbolico e fare da coglione, decide di festeggiare l'avvenimento. E allora vai con la sigaretta. Sì, trasgrediamo cazzo! (sigh).
Il destino beffardo vuole che l'accendino sia scarico. Noi altri tre poveri pivelli ci chiudiamo in una depressione da trasgressione mancata quando Johnny il bulletto, uomo di mondo come pochi altri a tredici anni, sistema tutto in quattro e quattro e quattro dodici.

Si arma di deodorante. Mi chiede di spruzzarlo abbondantemente ortogonalmente alla sigaretta tenuta fra le sue labbra. Fa scattare la scintilla, la fiamma ossidrica è pronta e la sigaretta è accesa. Grande Johnny il bulletto. Ha rischiato ustioni di primo grado su tutto il viso per risollevare il morale della truppa. E così passò la prima sera della prima vera gita scolastica. In una camera impregnata dell'odore dell'Axe di Bum Bum Bumbudri, della puzza di sigaretta trasgressiva, del rumore delle pagine del giornaletto sfogliate con ardimento e di altri quattro rumori sordi e intermittenti che non sto qui a descrivervi.

Booya

venerdì 6 luglio 2007

No, no e poi NO! Non posso aver scaricato una canzone di Enya. No, non schiacciare play! NOOOOOOOOOOOOOO

Post esistenziale e nichilista

Ieri sera ho atteso un'ora e mezza amici in lieve ritardo. Odio il mio cercare a tutti i costi di essere puntuale quando so per certo che il resto del mondo sarà in ritardo. Il gestore del posto, fratello di un mio caro amico, mosso e commosso dalla mia triste solitudine, mi ha offerto tre pinte di birra. Dopo la terza ho ruttato difilato tutta "Sweet Dreams " degli Eurythmics; è stato un buon diversivo.
Stamane iscrivendo il mio fratellino alle superiori ho incocciato nella femmina che ha distrutto il mio romanticismo adolescenziale adducendo un finto lesbismo, un finto stupro e altre frottole fantasiose, contribuendo massivamente alla mia attuale trasformazione in un odioso essere umano cinico e privo di emozioni.
Poi ho guardato il cielo limpido, terso, senza nuvole, e la bandiera del mio cinico snobismo tipico di uno che si sente a torto superiore a tutto e tutti ha ricominciato a garrire nella docile brezza della prima estate.
AH! Andatevene tutti a fanculo.

Booya

giovedì 5 luglio 2007

La cremina contro i talloni screpolati del Dottor Scholl?!

Questo blog sta andando decisamente a sud. Booya

Aggiornamento su "Harry Potter e l'ordine della fenice"

Imelda Staunton nei panni dell'Inquisitore Supremo Dolores Umbridge?
Stigazzi, solo la miglior attrice anglofona. Gran colpo. Booya

martedì 3 luglio 2007

Mavvaff...

Un po' di tempo fa lanciavo la campagna contro i films i cui trailer presentano la battuta "Oh mio DIO" con orripilanti annessi e connessi.

Ora mi accorgo di essere disgustato anche da tutti i trailer di quei films che assomigliano sinistramente alle pubblicità delle nuove giostre di Gardaland (Mirabilandia non la cito, anche perchè ha la stessa pubblicità, con la stessa orrida sigla, da diciassette anni o giù di lì).
Invito tutti a guardare il trailer o i teaser di "CATACOMBS" (che va pronunciato esclusivamente urlando come se aveste un koala attaccato alle balle). Capirete e apprezzerete il mio consiglio.

Fronte di liberazione per i films con trailer osceni. Nel senso: liberiamo una torma di cani feroci, nutriti a yogurt magro per mesi, contro i deprecabili produttori di questi films. Almeno si impegnassero per far uscire trailer guardabili.

Booya

Harry Potter...

Esce il nuovo film di Enrico il Pentolaro e io mi preoccupo. Mi preoccupo primo per la scelta della produzione di mantenere una crew tutta inglese. Nessun problema, non foss'altro che nella crew è compreso anche il regista. E gli unici registi inglesi buoni sono Ken Loach e Stephen Frears. E purtroppo Harry Potter non tratta nè di minatori gallesi in sciopero per un aumento di salario, nè della triste vita della regina d'Inghilterra. Quindi, scartati i due migliori, il produttore Chris Columbus (indimenticato regista di "Mamma ho perso l'aereo" nonchè dei primi due Harry Potter. Chris Columbus chi?) ha raccattato un piciu a caso dalla strada coi denti storti e un accento incomprensibile e l'ha messo a dirigere l'Ordine della Fenice, strappandolo per altro al bell'incontro di primo turno a Wimbledon fra Tipsarevic e Tursunov.

Poi mi preoccupo perchè Daniel Radcliffe ogni anno che passa assomiglia sempre di più a un giovane Elton John. Se va avanti così per il settimo films recita il figlio, sicuro. Oppure bisognerà apportare serie modifiche alle prossime sceneggiature, oltre a inserire come main sponsor della produzione il Dott. Gibeaux.
Detto ciò il quinto fra i libri è uno dei più godibili. Spero nel films venga rimarcato il cambio di carattere di Enrichetto. Irascibile, irritabile, paranoico e piuttosto odioso. Fa sempre bene rinfrescare la caratterizzazione dei protagonisti. Soprattutto quando cominciano a sfangare i maroni.
Ah, non ci sono più i vecchi post di una volta.

Vorrei essere brillante
vorrei essere simpatico
vorrei essere arguto
pungente
ironico
fantasioso.
Non sono niente di tutto questo. E me ne vanto. Beccatevi stu schif' e post. Booya

domenica 1 luglio 2007

Oh Brad...

Ho la chiarissima certezza che Brad Pitt in qualsiasi film stia recitando si trovi sempre a ingozzarsi come un ludro di qualsivoglia cibarie commestibili e non. Fateci caso. E rendetevi conto dell'idiozia che mi pervade.

"No Brad, quelli sono carboidrati. Così la dieta della Zona va a farsi fottere"

"Ecco, fai compagnia alla dieta. Vai a fare in culo"

Grrrande Brad.

Booya