mercoledì 18 luglio 2007

Peeerò

Occhei.
Io non sono decisamente il tipo che commenta frequentemente e con serietà le politicate dei pagliacci nostrani. Pardon, le pagliacciate dei politicanti nostrani. Ma questo vecchietto Selva è davvero il massimo. Ma davvero davvero il massimo.
Beh, per chi non si ricorda è il fenomeno che per arrivare in uno studio televisivo a Roma per una diretta, con la città intasata causa la sempre graditissima visita di Giorg Dabbloiù, ha pensato bene di chiamare un'ambulanza e di farsi portare a sirene spiegate fino a destinazione. Splendido, davvero splendido.

Ora, il vecchietto, per la cronaca senatore di AN, in un virulento e inopinato attacco di integerrima serietà politica e di coerenza intellettuale decide di dimettersi dopo quella che è stata una delle figure di palta più gigantesche della seconda repubblica. Escludendo ovviamente alcuni exploit del capocomico Silvio (vedi la grandiosa cappella al Parlamento Europeo).

Come tutti mi stavo seriamente preoccupando per questo attacco di serietà. Si cominciava a temere che qualche malattia infettiva avesse cominciato a circolare per il Transatlantico. E finalmente da ieri sera possiamo tirare un sospirone di sollievo.
Selva ha ritirato le dimissioni! Evviva, il mondo politico italiano è sano come sempre. Ottimo anche il livello di idiozia delle motivazioni del Selva. "Lo faccio per rispetto vostro". Per rispetto di chi scusa? Non male, non male davvero. Decisamente nella top ten. Silvio ha un nuovo nemico da cui guardarsi con attenzione. Il selvatico Selva. Che amarezza.

Booya

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