sabato 30 giugno 2007

BDD...

Grazie a Giulio che, anche se non si fa più sentire, mi ha prestato "Tenacious D and The Pack of The Destiny". Che in italiano il plettro del destino diventa magicamente il destino del Rock. Ma va bene uguale.

Sarebbe troppo facile parlare del genio di Jack Black, e di quanto e come si sia ispirato a John Belushi. Ah, di quest'ultimo, oltre ai soliti film noti, consiglio "Chiamami Aquila" (anche qua dal "Continental Divide" originale ce ne passa un bel po', ma tant'è) un innocua americanata comico/sentimentale per passare un paio di innocue ore. Quindi in merito a questo simpatico filmetto dirò solo una cosa.
Voglio assolutamente trovare il Bongio Del Destino...

Booya

venerdì 29 giugno 2007

Corona? Col limone, grazie...

Sto guardando Matrix. Ci sono Tonino Di Pietro e Corona che si scannano, ma amichevolmente. Nel mezzo il povero Gramellini.
Alla luce di quello che sto guardando sono arrivato a una conclusione: se mai qualcosa mi era fregato dell'accusa di estorsione a Corona (buzzzz, risposta errata), ora come ora penso ad altro.

Penso che sia un po' triste che una persona che non sa fare altro che urlare come un ossesso, che fa della ignorante e virulenta violenza verbale il proprio cavallo di battaglia e che non sa parlare la lingua italiana, pur professandosi a più riprese giornalista, abbia un tale successo sociale e finanziario. Ma, è l'Italia che è diventato il paese delle opportunità dove uno ignorante come una zolla di terra può fare successo, o è l'Italia che è sempre il paese delle teste di cazzo? Prossima domanda denghiu.

Poi. Ma perchè ogni italiano che si rispetti, inquisito da un magistrato, non trova di meglio da fare che insultare il sopracitato magistrato invece di provare a difendersi come farebbe una persona accusata in ogni paese civile? Ma, è così difficile concepire il fatto che il magistrato stia solo facendo il suo lavoro? Non è la pubblicità con Megan Gale. Non è "Tutti intorni a te". La giustizia italiana non ha creato in vitro un pubblico ministero geneticamente tarato per rendervi la vita impossibile, un terminator che termina ogni interrogatorio dicendo "I'll be back". Vi ci entra nella testolina bacata? O l'elio che vi annebbia le idee occupa tutto lo spazio? Mah

Booya

Aggiornamento flash: Oh, ma Tonino è un brillantone da paura. Ecco le tre battute migliori della serata:
"Eh Gorona, se tu sei vittima io sò donna"
"No no Gorona, io non sono cantante. Io le persone le facevo cantare"
E l'ultima, pronunziata con fare complice e sornione "Gorona, ma allora sei anche te un po' furbetto ià!"
E lo voglio difendere anche per quanto riguarda la presunta incapacità di parlare, nevvero siori. Mai calunnia fu più falsa! Non è che non sa parlare, è che fa economia di parole e lettere. Dice l'inizio e la fine della frasi, mescolando le lettere in media res. Però nel complesso il discorso si capisce. Con un filologo romanzo accanto.
Booya

giovedì 28 giugno 2007

Postino...

Che titolo di merda.

Ora capisco perchè il mio relatore, chiarissimo professor Carlo Alberto Zotti Staminchia (si fa per scherzare eh..), veste il 28 di giugno come se fosse il tre di gennaio.

Attendo una mezzoretta in corridoio fuori dal suo ufficio (temperatura 156 gradi centigradi) che la smetta di provarci con una studentessa del DAMS.

Finalmente entro. Sulla destra Zotti è seduto alla sua scrivania in un sobrio completo di velluto violaceo (color livido in estinzione) foderato di grasso di leone marino per mantenere la temperatura corporea. Nell'ordine:
Sulla sinistra quattro pinguini reali giocano a scopone scientifico su una lastra di pack.
Dietro di me si insinua un rompighiaccio battente bandiera islandese seguito da una baleniera norvegese.
Durante il breve colloquio un tricheco visibilmente in calore attenta alle mie grazie con versi gutturali per la verità molto eccitanti.

Credetemi quando vi dico che in quel posto ci sono 13 gradi sotto zero. Topico.

Booya

mercoledì 27 giugno 2007

Come faranno quattro elefanti...

Stamani alla radio sentivo questa trasmissione che si fa chiamare "Trame". Parlottavano tra loro della Fiat 500, e facevano raccontare agli spettatori le loro esperienze col tal macinino.

Bene, volevo unirmi alla discussione a distanza e raccontare le mie avventure come infante con quella fantastica macchina.
Sarà stato che avevo 12-13 anni; erano gli ultimi anni di vita della nostra storica 500 blu scuro (blu scuro, e non blu malinconia, o blu contemplazione estatica o blu allegria indotta da psicofarmaci. Andate a dare un'occhiata ai nomi dei colori delle macchine della Fiat..). In quegli anni giuocavo ancora alla pallacanestro. Ci si allenava distante da casa, e quindi ci si metteva d'accordo e una mamma a turno raccoglieva i due tre compagni di squadra del vicinato e si faceva una macchina sola.
Quando era il nostro turno settimanale si metteva in scena uno spettacolo grandioso. Mettete tre adolescenti cestistici ipertrofici (io ero il più piccolo. Chi mi conosce può cominciare a strabuzzare gli occhi), muniti di borsoni stracolmi causa materiale per la doccia. Infilateli in una Fiat 500 aggiungendo un simpatico donnino (mia madre) alla guida, e otterrete una delle scene più comiche del XX° secolo. Fare la quindicina di chilometri che ci separavano dalla palestra era un evento miracoloso. Fenomenali le gare d'apnea invernali per evitare il soffocamento a causa della mancanza di ossigeno oppure il congelamento causa finestrino abbassato causa mancanza di ossigeno.

Che nostalgia.

Ah, che splendido che sono. Oggi ho fatto stampare la tesi senza che il mio relatore mi desse il beneplacito. "Prendo l'iniziativa per una volta, dio buono!" affermavo con sicumera stamani.

Ho riscontrato ancora alcuni errori per quanto riguarda la bibliografia e le note. Possiamo vederci in orario di ricevimento o mi può telefonare al mio interno: 049/827****.
Cordiali saluti
Alberto Zotti


"Mi scusi chiarissimo professore, sono una grandissima testa di cazzo dodecaedrica" commento ora con la coda non fra le gambe bensì infilata nel culo.

Sono spacciato? Sono spacciato. Fino al momento della mia definitiva umiliazione (molto presto), Booya.

Update:
Non credo ci sia molto da fare visto che la tesi è già pronta. Segnaleremo alla Commissione che si è trattato di un "errore di stampa".
Cordiali saluti

Oh Yeah. Sono un cazzone di primissima categoria. Booya

martedì 26 giugno 2007

Chris Benoit...

Eccheporcoiddio.
Allora, è morto Chris Benoit, il Rabid Wolverine, il Crippler. Dai, lo conoscete tutti anche se il wrestling vi fa altamente cagare. Era qull'ometto bassino rispetto agli altri. Senza collo. E con due deltoidi che potevano facilmente ospitare una famiglia di immigrati.

Chris Benoit era un figo. Entrava con una schitarrata di sottofondo molto figa. Ed è rimasto fra i più fighi anche quando Giacomo Ciccio Valenti ha cominciato a soprannominarlo, senza alcun motivo, il Presidente. Che Chris Benoit non era presidente proprio di nulla. Però era un figo. Era un amicone di Eddie Guerrero, quello che un paio d'anni or sono s'era schianato ai diecimila all'ora contro la muraglia di steroidi, droga e vida loca. Benoit non aveva nessuna scimmia. Però sembra che abbia ammazzato prima la moglie; quindi il giorno dopo il figlioletto di sette anni, infine la mattina del giorno dopo ancora si è tolto la vita.

Brutta brutta storia.
Lo prometto. Se qualche mezzo di comunicazione prova ancora a collegare la supposta ignoranza e violenza del wrestling con questa storia mi sentirete bestemmiare, ovunque siate.

Per il momento, Booya.

lunedì 25 giugno 2007

Buonanotte...

Lo giuro su ciò che ho di più caro.

Stanotte ho sudato persino dalle orecchie.

Fanculo.

Booya

domenica 24 giugno 2007

Gianni!...

A sprazzi sono un inguaribile ottimista. Vedo sempre il bicchiere mezzo pieno. Poi quando mi intristisco mi tracanno l'alcool che c'era dentro.

Per esempio pensavo alla bruttezza della filmografia di Dario Argento. Nonchè alla sua inquietante figura di Homo Horribilis, col riporto più smaccato della storia. E quando stavo per intristirmi inesorabilmente ecco che si intromette il bicchiere mezzo pieno e mi vengono in mente i grandiosi Goblin, autori funkeggianti di tutte le colonne sonore dei film del mostro argentato. Ed è così che son finito a scaricare un botto di pezzi dei Goblin e ho evitato la tristessa.

Finalmente una storia e lieto fine! Ah, consiglio al mondo intero "Death Dies", il b-side di "Profondo Rosso". Un pezzo stratospazialico. Che Starsky e Hutch ci fanno una gran pippa ai Goblin. Gianni! Penso sia ora che cambi la mia catch phrase. Da Booya passerò a Mi fa una pippa. Ormai lo scrivo in ogni post. Bah

Booya

sabato 23 giugno 2007

Din Don Dan...

Certe volte mi viene da pensare che Wikipedia sia una delle invenzioni più utili dell'era della comunicazione. Dopo di che mi imbatto in questo: http://it.wikipedia.org/wiki/Fra_Martino
E comincio a ridere come un disperato facendo temere, più del solito, alla mia famiglia per la mia salute mentale. Voglio dire. Ma che livelli di splendore raggiunge il fatto di riportare Fra Martino in Papiamento, in Tamil, in Tagalog, in Swahili, in Wolof, in Gaelico, in Faroese e in Esperanto? E pure in Dialetto Attico! Ho deciso qual è il prossimo obbiettivo della mia fantastica esistenza: impararmeli tutti a memoria.

Booooyyyyaaaaaa!

venerdì 22 giugno 2007

Il Re-censore...

Nota: il titolo l'ho clamorosamente rubato all'ottimo critico Pierpaolo Simone.

Due parole su "I Fantastici Quattro e Silver Surfer": rapido e indolore. Che lo situa sopra la media di un tipico blockbuster americano. Cosa che non si potrà dire del nuovo film di Micheal "Oh mio Dio" Bay. Continua la mia battaglia preventiva contro i "Transformers". Come diceva Carmelo Bene: "Non l'ho visto e non mi piace".

Campagna mondiale per evitare come la peste bubbonica quei film nei cui trailer si pronuncia la battuta: "Oh mio Dio". Per di più con voce tremolante, sguardo spaurito perso nel vuoto mostrato con un orrido primissimo piano in cui si possono contare i punti neri dell'attore, e in cui si nota chiaramente un principio di piorrea e di alopecia. Dì anche tu basta alla battuta "Oh mio Dio" infilata ovunque a sproposito. Come in questo post.
Oh my God.

Booya

giovedì 21 giugno 2007

Sbombarringhio...

Ma solo io penso che Gennaro Gattuso stia diventando, giorno dopo giorno, il migliore animale ammaestrato attore sulla faccia della terra? Sì? Davvero? Incòmpètànt.
Forza Ringhio, che Rin Tin Tin, Tin Tin, Lassie, Scooby Doo e Totti ti fanno un baffo.

Booya

Lo giuro, non smetterò mai...

Sabato sera scorso a una festa di compleanno. Rimasto inopinatamente senza accendino e pur non conoscendo nessuno, mi adopero per elemosinare una fonte di fiamma. Mi avvicino a una ragazza che, alla mia richiesta di un accendino, mi intavola più o meno un discorso del genere.

"No, cioè, devi capire, cioè. Allora, io studiavo a Milano in una scuola privata di make-up, cioè. Poi ho abbandonato perchè i corsi erano troppo difficili (!?). Beh, cioè, fumavo un pacchetto al giorno. Ma vedevo tutti questi compagni di corso che fumavano da un sacco di tempo. Cioè, tutti con queste gengive distrutte e i denti giallastri che stavano per cadere (!?). Cioè, poi tutte queste ragazze con la pelle secca. Cioè, la pelle è così bella, cioè, perchè farla diventare secca. Cioè, mi capisci cosa voglio dire? Per non parlare dei capelli secchi e delle doppie punte (!?). E allora ho deciso di smettere di fumare. Cioè, ci tengo al lato estetico io. Cioè, è chiaro?"

"Sììì. Interessente. Vado a darmi fuoco e mi fumo il mezzo pacchetto che mi resta. Buona serata"

Booya

mercoledì 20 giugno 2007

Deva? Diva? Duva? Dava? Dova? Sbrfl#@&%zna?...

Mi sono documentato. Ho guardato Lucignolo ieri e ho scoperto che il nome della figlia della Bellucci si pronuncia come si legge. Deva.
DEVA?!
Ma finiscila, sei di Città di Castello non di Parigi. Dovevi chiamarla Fabiola tua figlia.
Vabbè, sempre meglio di Chanel.

Booya

martedì 19 giugno 2007

Il Cricket...

Tempi bui in famiglia. Io mi sto per laureare, il fratello di mezzo è maturando e l'hobbit sta per finire gli esami di terza media. Maledette congiunture astrali di merda. Fatto sta che, giustamente, tocca dare una mano al nano con la sua tesina per l'orale. Stamattina mi trovo a doverla leggere, sotto non caldo, bensì torrido e afoso invito della virago che il più delle volte è mia madre. Geografia, bene. Storia, bene (cazzo, Carlo Marx, abbiamo un piccolo tovarisch in fieri). Scienze, bene. Musica, benino (ma porca eva, ma proprio 50 special?). Ed. Fisica: breve saggio copiaincollato da internet sul cricket, lo sport più stupido e odioso del mondo, che bene si adatta all'essere umano. In esclusiva ecco un piccolo estratto dei punti salienti del discorso.

"Un fiammifero del grillo è giocato su un campo dell'erba, nel centro di che è una striscia piana di terra 22 yarde lunghe. [...] Un giocatore dalla squadra fielding bowls una sfera di cuoio sughero-centrata dura e pugno-graduata da un wicket verso l'altro. [...] Il batsman, se lui o lei non esce, può allora funzionare fra i wickets, scambianti le estremità con l'altro batsman, che stanno levandosi in piedi in un ruolo inattivo vicino al wickets del bowler, ai funzionamenti del segno. [...] Il fiammifero è vinto dalla squadra che nota più funzionamenti.
[...] Ci sono inoltre concorsi dilettanti affermati del randello in paesi vari quanto i Paesi Bassi, il Kenia e il Nepal tra altre; ci è oltre cento nazioni digioco riconosciute dal Consiglio internazionale del grillo. Il grillo è discutibilmente il secondo sport popolare nel mondo. [...]
La squadra che ha notato più funzionamenti all'estremità del fiammifero completato vince".

Giovanniiii. Giooooo. GIOVANNIIIIIIIIII!!

Sì, cosa c'è?

Hai per caso tradotto una pagina in Inglese con Google?

Ehm.. sì.

E non ti sei dato la pena di rileggere?

Certo! Ho letto la prima riga e ho sostituito "grillo" con "cricket". Sono stato bravo vero?

Ho bisogno di una sigaretta.

Booya

lunedì 18 giugno 2007

Poi di oggi non posto più, loggiuro...



Questo l'ho innocentemente ciulato al blog www.raibobo.blogspot.com. La tentazione era troppo grande. Voglio dire, ora potete sbizzarrirvi a decidere chi è il campione del mondo degli idioti fra questo (che è chiaramente un magnaccia italo-americano, si vede lontano un miglio) e l'essere mitologico metà uomo metà baffo che suona il flauto traverso scaracchiandoci dentro. Fosse per me vince a maggioranza bulgara il flautaro (bella la licenza poetica no? Ah, no? Davvero? C'hai anche ragione), se non fosse che la faccia imperterrita del magnaccia è senza eguali nella storia della demenzialità. Un Buster Keaton de noantri insomma. La lotta è aperta. Booya

Papà, la strada...

Occhei. Oggi vorrei somatizzare catarticamente uno di quei ricordi che appartiene alla categoria delle esperienze invalidanti la salute mentale. Praticamente ogni maschietto un po' cresciutello è dovuto sottostare, si è dovuto sorbire questo mistico momento: il babbo che gli parla di sesso. Ora, nel mio caso non si tratta di un'introduzione all'educazione sessuale. Quella, fortunatamente, mi è stata risparmiata durante la mia tenera età. Quello che voglio esternare è un momento che risale a due anni or sono. Il babbo e io siamo di ritorno da Padova dove si è giusto giusto svuotato la camera che mi ha ospitato per il primo anno di università. Ecco di seguito il resoconto romanzato.

Babbo: Oh insomma, ma teeeee.. no, vabbè, diciamo. Ma trombare trombi?

Beatcippe: Papà, la situazione è tragica, sorvoliamo.

B.: Ah, beatà gioventù. Ma ti capisco sai, anche io alla tua età mi barcamenavo come meglio potevo.

Bc.: Papà, la strada.

B.: Voglio dire, si tentava di raggiungere qualche risultato, certo. Ma alla fine, quante pippe!

Bc.: Babbo, la strada.

(il babbo infatti si stava pericolosamente infervorando)

B.: Mannòòò! Non capisci. Mi rode il fegato perchè se avessi la tua età e il cervello che ho adesso..

Bc: No Papà, ti prego

B.: .. non ti immagini neanche che ti combinerei! Voglio dire, sono sposato e voglio bene a tua mamma e a voi. Ma sai quanto cuccherebbe il babbo oggi come oggi?! Eh, mi piacerebbe ritornare ai miei vent'anni. Non mi perderei neanche un'occasione. Perchè vedi figlio mio..

Bc.: Papà, ti supplico. La strada

B.: .. avessi la tua età non ci penserei due volte a infilare il pisello in qualsiasi orefizio disponibile!! Cristo, hai vent'anni!!! DIVERTITI, TROMBA PER DIO!!!!

La successiva ora di viaggio si è svolta in un silenzio antartico. Solo la cassettina dei Police dallo stereo della vecchia Passat rompeva il silenzio. Indovinate un po' la canzone.

I'm sending an s.o.s. to the world
I hope that someone gets myyy
Messagge in a booooottleeeee

Booya

domenica 17 giugno 2007

Nudo e senza cacchio...

Fatta. Ho appena finito di scaricare "Se tu non torni" di Miguel Bosè. Ora posso stracciarmi i coglioni tutto il pomeriggio pensando all'inquietante tristezza della mia vita sentimentale.
E resteremo quiiiiii io e mio fratello a guardare la terraaa che era così bella quando ci correvi con un profumo d'erba che tu respiraviiii. Vaffancuore Miguel Bosè, tu sia maledetto.

E così stanotte voglio una steeella a farmi compagniaaaaaa
che ti serva da lontano ad indicarti la viaaaaaaaa.

Avviso ai (pochi) naviganti. Di solito penso di avere gusti musicali un po' meno italiani/italioti. Sento il tremendo bisogno di giustificarmi. Però io e il trash siamo attratti da una forza nucleare intrinseca e inscindibile. E questa caratteristica a volte risorge prepotentemente. Per esempio nell'ultima settimana non ho fatto che ascoltare la seconda sigla de "I Cavalieri dello Zodiaco" (che per la cronaca si avvale di liriche che contengono parole quali "debellare", "sprezzanti" e "malsane" e ha un mood funky da paura) di "Conan il ragazzo del futuro" (tenero come un fiore cresceraiii!) di Daitarn3 (noi siamo un trio all'erta e pieni di brio. Irraggiungibile), nonchè splendidi esempi dello storico (?!) movimento punk nipponico rappresentato nel mio lettore mp3 dai Blue Hearts con "Rinda Rinda" (Rinda Rinda Rinda!) e "Owanarai uta". Consiglio a tutto il popolo del ueb il bellissimo film di Yamashita Nobuhiro "Linda Linda Linda", uno dei più bei film degli ultimi anni, ingentilito dalla colonna sonora dei sopracitati Blue Hearts.

Pongo fine a uno dei post più sconclusionati che abbia avuto il piacere di partorire. Bene ma non benissimo. Saluti dal Beatcippe. Booya

Oh...

Oh, oh, oh oh.. oh, oh, oh, oh, oh.. oh, oh, oh.
Questo non è il mio bicchiere di Batman.

Fiocco azzurro (o rosa, non saprei. Da cosa si evince il sesso di un blog? Bella domanda, prima o poi ci farò un post idiota) in casa Vizzent. O meglio in casa Giuggi, da tutti voi che non avete il privilegio di chiamarlo così conosciuto come Julius, a.k.a. Jingle Giulio, a.k.a. Cisa, a.k. 47. Il nostro prima ci illude e ci delizia con la notizia (cazzo che poeta) che abbandonerà temporaneamente il mondo dei blogger (non ho ancora capito se ci voglia la acca, cacchia); e quindi improvvisamente si riaffaccia nel mondo del web log con un fare professionale che nessuno mai gli riconoscerebbe. Scheeerzo. Fatto sta che Giuggi entra nel mondo dei domini a pagamento! Vaffanculo Blogspot, vaffanculo Splinder, vaffanculo Splinter, Raffaello, Donatello, Michelangelo, Leonardo. Giulietto nostro è uscito dall'adolescenza blogger (acca, da qualche parte, forse) dove ancora tutti noi boccheggiamo e scalciamo per rimanere a galla; Giuggino è diventato grande, è andato a vivere da solo in un bel monolocale telematico che noi amici faremo saltare in aria alla festa di inaugurazione. Bravo Giulio, best wishes. Booya

giovedì 14 giugno 2007

Antico proverbio latino...

Uci maior warner village.

Booya

mercoledì 13 giugno 2007

Non ci sto...

Lo scoiattolino della Vigorsol è stato cassato. Non può più spegnere l'incendio della foresta con una scorreggia immane, talmente potente da far vibrare le sue graziose zampette. Ora deve soffiare.
Non ci sto.


Campagna per il peto libero nelle italiche pubblicità. Combatti anche tu.
Booya

martedì 12 giugno 2007

Sequel...

Il nano delle libertà ha emanato un sacro editto, e ha in preparazione un'enciclica, presto nei migliori store della Mondadori con un'ottima introduzione di Bruno Vespa. Nel diktat dell'unto e fritto dal signore si legge la nuova strategia di marketing del suo gruppo finanziario. Si viene a sapere, infatti, che la tv della libertà è solo l'ariete della new wave Mediaset. Sono già in produzione la purga della libertà (per evacuare immantinente, e senza l'ici sulla prima cagata della giornata), la preparazione h della libertà, in allegato con la vaselina della libertà (per farsi prendere bellamente per il culo senza sentire alcun dolore. Per far sì che le nostre cazzate scivolino come il senno e l'onestà su Berlusconi), il preservativo per ipodotati della libertà (perchè anche tu che sei piccolo comunque hai bisogno di rivalsa per sfogare le tue frustrazioni e hai il diritto di andare a trans), il kit da orticello della libertà (per addobbare, con un grazioso tocco da finto contadinotto emiliano affiliato alle coop rosse, che fa così tanto radical chic, il giardino della tua lussuosa villa condonata), il randello della libertà (doppia funzione clisterone e manganello nodoso, per sodomizzare e bastonare quegli sporchi extracomunitari che vengono in Italia a ciularti un lavoro che non vuoi fare. E' una questione di principio, cazzo. Per non parlare dei bucioni; a loro non fate il clisterone che ci piace), il dizionario della lingua italiana delle libertà (perchè il berlusconismo ha apportato una seria e dovuta rivisitazione dell'orpellosa, bizantina, contorta lingua italica. Via i congiuntivi e tutte quelle altre cose inutili! Via i libri e tutte quelle altre robacce cartacee che potrebbero rendere il popolo italiano consapevole, e quindi conscio della stupità dilagante che stiamo cercando di premiare in tutti i modi e a tutti i costi!*) e tanti, tantissimi altri prodotti del brand della libertà. Marketing della libertà, un modo nuovo e sicuro per fottere l'italiano con grande classe.

*che cacchio, solo ora mi rendo conto che ogni giorno in più che passa Ray Bradbury ha sempre più ragione. Inquietante. Booya

lunedì 11 giugno 2007

Prego, scusi, può ripetere?

Ne avevo sentito parlare, sia chiaro, ma in ogni caso sono rimasto pesantemente basito da tutto ciò. Una vocina nella mia testa continua a ripetermelo da quando Tosi è stato eletto sindaco qua a Verona: ognuno ha quello che si merita. E il mio orgoglio, accantonato in un qualche angolo polveroso, ogni volta che sente questa cosa si alza in piedi e, con le scarse energie residue, urla bestemmiando: IO NON MI SENTO COSì STRONZO DA MERITARMI TUTTO QUESTO. Ecco, vi sottopongo l'ultima trovata dell'uomo che ci ha resi ridicoli in tutto il mondo, che fa della latitanza uno stile di vita, un ex presidente del consiglio pluri-indagato per la ogni, che dice di essere sceso in campo per amore degli italiani, e non per pararsi le chiappe rifatte (falso in bilancio? What?). Vabbè Vabbè, guardate e sappiatemi dire. Ah, devo smettere di scrivere post a distanza di dodici minuti l'uno dall'altro.



La musichina mi ricorda qualcosa. Spero gli Stati Uniti rivendichino i diritti d'autore sulla Statua della Libertà. Due aggettivi mi sovvengono: populista e demagogico. Ma non sono molto sicuro.



Occhei, non serve altro grazie. Booya

La blogosfera. La blogoche?...

Premessa. Scrivo quest'accozzaglia con sette ore di sonno, dieci film veduti, decisamente troppe sigarette sulla trachea e clamorosamente troppi pasti cinesi negli ultimi due giorni e mezzo. Probabilmente è anche il motivo per cui scrivo questo post. Di nuovo tautologico, pardon. Occhei, mi sto facendo una cultura. Io e la tecnologia notoriamente non andiamo d'accordo, ci manchiamo vicendevolmente di rispetto appena possiamo. L'altro giorno il mio router mi ha dato del figlio di puttana. Alcune frange mensceviche del mio carattere ossessivo-compulsivo mi costringono però a scendere a patti con lo scopo di capire cosa sta succedendo nel mondo. Al fin della fiera una buona parte della società umana si è trasferita sul dabliu dabliu dabliu. Dall'installazione di una traballante linea adsl a oggi sono passati un tre mesi abbondanti, e ancora non ci capisco un cazzo. Mi sento spaesato. Non capisco il senso dei forum, la chat, a meno che non preveda una chiavata entro una ventina di secondi a 200 metri da casa mia, mi stufa con una velocità da record. Non parlatemi di programmazione, web design, web marketing, linux, browser, red&tobi, cip&ciop che finirei con l'annuire senza capire una sola parola. Ma la cosa più misteriosa resta il mondo dei web log. Davvero esistono blog personali che fanno registrare palate di migliaia di visite al giorno? Già. Boh. Mi ci lambicco il mio acquoso cervello con questo argomento perchè, cacchio, un coso log l'ho aperto pur'io. Per il piacere di sentirmi scribacchino, per non rischiare l'analfabetismo di ritorno, per essere letto dai quattro amici che ho, per non pagare un analista. Cancellate la cazzata dell'analista, non sono un tipo del genere. Bon, lambicca che ti lambicchi un'idea me la faccio. Mi sembra palese, per quanto superficiale possa essere il ragionamento di uno come me che sguazza nel mare magnum dell'ignoranza, che non sono entrato in una blogosfera, ma in una blogomafia. Anzi, meglio, in una blogomassoneria. Ma poi, e parla uno che probabilmente finirà a scrivere i necrologi su un giornale di provincia e che quindi non si guadagnerà la pagnotta esattamente spezzandosi la schiena, possibile che esista gente che campi facendo il blogger? Occhei, ho detto una cosa clamorosamente reazionaria. Va molto bene che qualcuno campi facendo il blogger (mi chiedo se ci vada o meno l'acca in questo anglismo. E poi, se ci va, dove va messa? Boh), ma spiluccando la blogoP2 mi sono accorto, probabilmente mi sbaglio, di come per diventare blogger (acca? mah) di professione si debba essere muniti di un tot di pelo sullo stomaco, in quantità ben maggiori di quelle sopportate dalle spalle di Roberto Duenas (meno persone capiscono questo collegamento extra testuale meglio è. Disgustoso). Ah, beata ingenuità. Paro paro, papale papale, terra terra, terra aria, nord sud ovest est, queste persone, brillanti e decisamente sapienti (senza sarcasmo, davvero), sono una sottospecie di strappone della rete. Mah. Ma poi cosa cazzo ne voglio sapere io, che c'è il Beppe che mi parla di open source, di internet 2.0. A me, che devo ancora capire cosa fava sia l'internet 1.0, se mai è esistito. Comunque grazie della pazienza Beppe, sei ammirevole.
Però in uno di questi blog multi milionari ho visto il video di cinque regazzette che si fanno chiamare New Spice Girls. Video montato dal nipote sifilitico stitico di Godard. Non male. Booya

sabato 9 giugno 2007

Geez..



Qualche considerazione. Primo. Lo vedete quello a fianco della mannequin bionda con gli occhi azzuri che strepita come una scimmia urlatrice? Quello che parla come un frocio, si atteggia come un frocio, accavalla le gambe come un frocio? Quello frocio insomma. Oggi gli ossicini del suo timpano destro sono stati ritrovati in Bolivia, dalle parti della Porta del Sole di Tiwanacu. Poi. Bello no? Io mi sono divertito un sacco, sul serio. E ho deciso d'ora in poi che saluterò ogni persona che vedo con le seguenti parole: Fly Down. Anzi: Flai Daun. Fai Daun gente, e su col molare (nessun refuso): voi siete molto ma molto ma molto meglio. Oh, tra l'altro notate il tocco di classe dell'audio fuori sincro. Per tutti quelli che si sono sempre chiesti come sarebbe Ghezzi se fosse biondo, napoletano, buzzurro e cocainomane. Cioè nessuno. Oh, tra l'altro notare un secondo tocco di classe ovvero i nomi delle due contendenti. Karina ed Erminia. Cazzo. Booya

venerdì 8 giugno 2007

Pensieri sparsi su una nottata da Nba Finals...

- I Cavs bitumati, asfaltati, catramati e calatafatti? Più o meno. Fatto sta che mentalmente sono molto solidi. Non ho minimamente perso il tocco da giornalista di Studio Sport.
- Il Re si è cagato addosso.
- La controprogrammazione, indispensabile per sopravvivere agli eterni time out. Prima un bel documentario di Nick Broomfield su Tupac e Biggie, ma dalle cinque in poi la genialata. Su Rai Due una videolezione di 45 minuti di filosofia del diritto. Priceless.
- Drew Gooden e la sua capacità di concentrazione, più scarsa di una ragazzino di cinque anni con una sindrome da deficit attentivo.
- Il sudatissimo e scarsissimo cantante country dell'intervallo. Per piacere.
- Tim Duncan in sostanza è un Bill Russell che si porta dietro una Treccani dell'attacco in post basso e medio.
- Due cose. Tentare di non fare rumore e di non scavigliarsi alle tre di notte attraversando il campo minato del corridoio distrutto e il caffè con sigaretta delle quattro del mattino. La cacchina da finale Nba è dietro l'angolo.
- Per fortuna che c'è Buffa. Non è una gara di ginnastica ritmica, non si danno i voti. Vince chi fa un punto più dell'avversario (grazie Boskov), non chi è più bello da vedere.
- Se la Abc usa un'altra volta la gru per le riprese della partita vomito. Ma la cara vecchia camera fissa dalla tribuna che va in panoramica no?
- Ginobili. Il tunnel, il naso, le legnate violente che si è preso, tutto; è pure diventato una specie di Steve Kerr.
- Sasha Pavlovic è proprio serbo. Ma serbo serbo. Duro, infimo e bastardo. Si è pure permesso una partenza con finta Bodiroga. Poi è grosso e salta.
- Se Jehovah, Allah, Vishnu, Shiva, Ganesh e Buddha vogliono (chissà di quanti ne ho sbagliato la scrittura), finalmente in Italia si vedranno i Masters of Horror e quel capolavoro di Carpenter che è Cigarette Burns.
-
Boobie Gibson ha due cojones che a confronto Pantagruel era una nano ipotrofico. Ma poi sto soprannome cosa mi rappresenta? Una tettarella, un tettina? Una sisetta?
- La pubblicità di Sky che afferma che senza tivì, e senza Sky of course, è impossibile vivere. Fra i testimonial una coppia a letto che non sa che fare senza televisione. Ma trombate, perdioenonaggiungosuffissicheèmeglio. Voi che potete. Baka
- Voglio Varejao come animale domestico. Anche come soprammobile mi accontento. Adoro quell'uomo.
- Chiusa: fra due ore e mezza devo svegliarmi per aprire all'idraulico. Evvai.

Booya

giovedì 7 giugno 2007

Detto fatto...

No beh, si parlava giusto pochi posts (plurale) or sono, o meglio parlavo fra me e me pochi posts (plurale) or sono, di ironia della sorte. Ecco, poco fa il capo dell'Ansa citofona e mi fornisce una gustosa curiosità. Negli Stati Umìdi d'America due gemelli hanno pucciato il biscotto entrambi con la stessa ragazza nello stesso giorno. A parte che la giovane è 'na tanticchia zoccola, il vero fatto è che dopo la giornata passata in famiglia la pulzella è rimasta ingravidata. Ne consegue che non si saprà mai che dei due fortunelli gemellini sia il babbo, financo con il test dell'acido desossiribonucleico. Quindi, nessuno dei due saprà mai se sta pagando gli alimenti a un figlio non suo. Evviva la saggezza popolare che dice: cornuto e mazziato. Detto fatto. La vita è terribilmente ironica, evviva la vi evviva la vi evviva la vi.. Booya

Già..

Come pensavo. Gli idraulici quando divelgono la pavimentazione altrui non sono propriamente silenziosi. E studiare accussì richiede uno sforzo di concentrazione quadruplo. E richiede anche quattro duplo. Tra l'altro l'idraulico che ha aperto gli scavi in corridoio è uguale uguale al Leone Stella di Tutti Gli Uomini del Deficiente, il filmetto del gruppo di commedianti che si chiama come un lassativo sudamericano, la Gialappa. Ehi, lo so che nel film si chiamano tutti Leone Stella o Stella Leone. Il mio idraulico somiglia a quel Leone Stella che di mestiere fa il killer ma il cui sogno è mettere su un negozio di tagliato ai capelli. E quindi prima di uccidere una persona si immagina l'acconciatura che più le si addicerebbe (porco zozzo.. diciamo che, esteticamente, il condizionale non si addice molto al verbo addire). Pratica inutile dacchè la stai uccidendo no? Pirla. Però potrebbe fare l'acconciatore di cadaveri. Ecco, questo sì che è un lavoro tranquillo. Quello e il truccatore di cadaveri. Bello. Booya

mercoledì 6 giugno 2007

Miinchia...

Oggi ho formulato una teoria schizoide sull'esistenza dei comici. Ho pensato che la vita di per sè fa una sacco ridere; il magma caotico in cui viviamo ha un senso dell'ironia nero, grottesco e cinico. Di quelli che piacciono a me. Allora mi chiedo, e i comici? Perchè esistono? Voglio dire, abbiamo tante di quelle cose su cui ridere per i cacchi nostri, perchè pagare uno che lo faccia per noi? A parte che la questione è tautologica, avendo fornito la risposta nella domanda. L'uomo del terzo millennio e dei millenni a seguire è, sarà, troppo occupato a farsi le sopracciglia, a spalmarsi la crema autoabbronzante, a limarsi le unghie, ad applicarsi una maschera facciale ai cetrioli cingalesi per godersi l'ilarità di ciò che lo circonda. Quindi paga gente che si sforzi per lui e lo faccia ridere; e che soprattutto parli di qualcun altro che non è lui, ci mancherebbe. Oggi ho avuto una simpatica notizia. In casa nostra arriva l'Indiana Jones delle tubature ad aprire uno scavo di interesse mondiale, si parla già di trasformare il corridoio del nostro appartemento in sito protetto come patrimonio mondiale dell'umanità, per cercare una perdita. E io giustamente sto preparando un esame. Mia madre, santa donna, c'ha provato :"Ningun problemo, non faranno tanto rumore". Certo, gli idraulici d'oggi divelgono le piastrelle con gli stuzzicadenti. Bene, si profilavano due orizzonti. Primo: incazzarsi col mondo e al posto dell'Ora Pro Nobis metterci qualche bestemmia creativa, di quelle che ti fanno sfogare con più soddisfazione. E aspettare che un comico ne parli riferito a qualcun altro e riderne sguaiatamente su. Oppure girare gli occhi al cielo, sussurrare qualche moccolo, che in effetti è spesso terapeutico, e apprezzare sinceramente l'ironia della sorte. Bah, è una questione di filosofia. A volte ci metti un paio di giorni per tirare le somme e riderci su. Ma magari una settimana in più la vivi evitando di incazzarti ogni 3x2. Oh, tanto poi quella settimana in più me la gioco alla grande tra fumo e colesterolo, ma almeno vivacchio più sereno. Pure questa l'ho rubata, parafrasata dai, da Woody Allen. D'altronde tal Mizner, Wilson diceva :"Se rubi a un autore è plagio. Se rubi a molti è ricerca.". Booya