mercoledì 25 novembre 2009

Inibizione, la compagna di una vita

Nulla. Salve a tutti per cominciare. Non ci si deve mai dimenticare delle buone maniere.

Volevo parlarvi con la consueta allegria e l'usuale gigiona spensieratezza che mi contraddistingue delle erculee fatiche insite nella collaborazione a un Festival del cinema. Poi era mia intenzione discettare con la solita impareggiabile verve caustica sulle decine di questioni di attualità, dai tranvi affumicati ai nani in fuga dalla legge. Visto che c'ero pensavo anche di abbassarmi a lanciare un appello sul tipo: sposa un ciccione barbuto chè siamo una razza parecchio folkloristica.

Poi quella monospalla di mia madre, l'altra è momentaneamente fuori uso per un'operazione, spalanca violentemente l'uscio di camera mia intimandomi di riallacciarle il reggipetto (noi ragazzi perbene lo chiamiamo ancora così). Da quel momento, e penso ancora per qualche settimana, il mio ipodotato cervello sarà totalmente impegnato a tentare di scacciare quell'immagine per riuscire a elaborare altro.

Booya

2 commenti:

J ha detto...

Solidarietà, bro'!

Solidasnosc, solidarnosc!

Anonimo ha detto...

La ringrazio per Blog intiresny