domenica 20 settembre 2009

Vinicio, levati

Pare brutto intimare a Vinicio Capossela di levarsi dal culo dal momento che si trova perfettamente in mezzo fra me e il mio prezioso ombrello di Christian Dior - prezioso ombrello di Christian Dior che peraltro mi appartiene solo putativamente dal momento che l'ombrello originale (un attrezzo acquistato per dieci euri da un'esercente cinese di dubbia legalità a Cadorna in un momento di grosso scorno mistico causato dal raffronto fra il clima postatomico milanese e la mia tenuta definibile al più e ottimisticamente tardo primaverile) è stato dimenticato sotto una poltrona sul lato posteriore sinisto (rispetto all'entrata, destro rispetto allo schermo) del Teatro del Verme il cui responsabile dell'ufficio oggetti smarriti, un Emanuele evidente omosessuale del tipo checca isterica di quelli capaci di dirti seriamente "pazzaaaaaa" come solo Amanda Lear e in regolare possesso di Eco Pass, due giorni or sono ha risposto "certamente, eccolo!" alla mia domanda "vi avanza mica un ombrello lungo, verde e col manico marrone?" -, ombrello che verrà riciclato come tenero regalo alla mamma, accompagnato da qualcosa di vergognoso tipo: "madre, ti penso sempre e ho anche speso un fottuto stipendio per renderti fiera possessore di un cazzo di ombrello di Christian Dior", insomma pare brutto?
Il discorso fila.

Booya

2 commenti:

savohead ha detto...

potrà valere poco ...
ma cazzo se mi sei mancato!!!!!!

Beat Cippe ha detto...

Vale vale, orco se vale!