mercoledì 7 ottobre 2009

Alfine, Alfano

Mi chiedo quanti post, quanti twitter, quanti status su facebook produrrà la rete nelle prossime ore in merito alla dichiarazione di incostituzionalità del Lodo Al Capone e cosa potrei aggiungere di tanto brillante io, l'ultimo degli stronzi per eccellenza.
Ora, in retorica questo si chiama cleuasmo: l'oratore si sminuisce per attirare le simpatie del pubblico e magari spiazzarlo dicendo qualcosa di brillante subito dopo essersi denigrato.
Ecco, non è il caso.
Mi reputo uno stronzo dall'inizio alla fine e non sto qui a tediarvi con ammennicoli retorici del budello di su mà.
Non dirò niente di intelligente, niente di argomentato, niente di particolarmente interessante sul Lodo Alfano. Non ne sono capace.
Eppure, vi prego, concedetemi un evviva.
Concedete un urrà a un tizio che pensava, e pensa tuttora ci mancherebbe, all'Italia come all'avamposto europeo del nuovo medioevo della cultura e della vita politica e sociale.
Un tenue e sfarfallante barlume di speranza si è acceso.
Fatemi scaldare le terga al tepore di questo flebile lumino, prima che il puzzo di morte celebrale lo soffochi, nel tentativo di alimentarlo con un possente peto.

Booya

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