lunedì 14 gennaio 2008

Sputtana che ti passa

Nulla, ha fatto molto e molto parlare l'articolo sputtanaBeppeGrillo letto qualche giorno fa sul blogghe dell'Espresso.
Io personalmente l'ho trovato non male, anche se un po' di manipolazione da mestierante c'è.

Ma il sottoscritto trova che il punto più alto raggiunto dallo sport del momento, ovvero lo Sputtana l'Eroe delle Folle! della Gig, sia il documentario che spala giustamente e gustosamente merda sul re del documentario Michael Moore, ovvero Manufacturing Dissent (beccatevi il linketto sponsorizzato, o quasi, a NonSoloCinema e all'articolo della splendida Ada Guglielmino) di due giornalisti canadesi di cui non so il nome e scordatevi che vado in giro a cercarlo. In pratica i due mostrano al mondo il vero volto, quello dietro i quattro menti, di Michael Moore.

La poetica di Moore è semplice: nessuno va a vedere i documentari? Oh scemi, basta imbellettarli un po', renderli più spettacolari e vedi che di gente a vederli ci viene. Solo che il pingue contestatore più di una volta l'ha fatta decisamente fuori dal vaso. Tanto che a un certo punto di Manufacturing Dissent ci si trova a compatire Charlton Heston, nonostante questi sia un vecchio coglione arrogante testa di cazzo, da tanto Moore l'ha fatta grossa e puzzolente.

Ovviamente nessuno degli strepitanti, urlanti, suscettibili fedelissimi di Moore o Grillo cambierà
mai idea sul loro rispettivo capopopolo. Perchè è questo il vero problema dei capipopolo. Sono tutti uguali, destra, sinistra, centro. Creano un consenso acritico, stolido e inutile. Berlusconiano. Buh.

Booya

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