martedì 3 aprile 2007

Sì, no, cioè, insomma, vabbè. ma che oooooh...

Breaking news (che è anche un marchettone per il film di Johnnie To, ultra consigliato): Julius, a tempo perso, ha fondato LaFufferia, il povero Ken se l'è presa laddove non batte il sole; è quindi decisamente tempo di abbandonare i sogni di fuffa e dare un volto più eclettico a questo post(o). Facciamo un po' di pulizia.
Però, come prima esperienza blogghistica non c'è male: non ho un cazzo da dire, un po' come la maggior parte dei colleghi blogger.
Ho visto L'Isola di Sdc, la quale decisamente roccheggia; gran bel lavoro ragazzi. Oh, ma che bellino è quell'uomo che nelle interviste parla del buco spaziotemporale?
Sempre per la regola dei pensieri sciolti, a proposito di buchi spaziotemporali, se vi interessano dato uno sguardo a Donnie Darko. W il coniglio mannaro.
No dai, in realtà qualcosa volevo dirlo.
Una signora che non s'è fermata allo stop si è ciulata la vita dell'amico Voltz. Ora, io non sono veramente tipo da orazioni in generale, figurati se son buono con le orazioni funebri. Farei incazzare un sacco di gente perchè proprio non mi verrebbe da dire che era una bravo ragazzo e tutti gli volevano bene.
Del Voltz ho due ricordi. Il primo è che ha esaudito il sogno di ogni cittadino: si faceva la figlia del sindaco, e indirettamente l'ha messa nel culo anche al potere centrale. Trionfi la giustizia proletaria, e con essa il Fronte di Liberazione Sandinista per la Cipolla Libera.
Secondo poi ricordo il nostro primo incontro. Scena 1 - Festa in rosso - esterno notte. Un nostro amico comune ci presenta, e la prima cosa che fa il Voltz è offrirmi la canna che stava fumando. Al terzo cannone per me, che era probabilmente il suo sedicesimo, si avventura in un prontuario su come farmi rimorchiare una ragazza. Vabbè, c'hai provato anche tu Voltz, purtroppo hai fallito dove anche molti altri prima di te erano inesorabilmente caduti.
Ecco, io al funerale avrei parlato di canne, chiavate e giustizia proletaria. Sarei stato lapidato, decisamente. Ma chissene, io l'amico Voltz me lo ricorderò così.
Evviva il Voltz.
Evviva il politicamente scorretto.
Booya

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