sabato 24 marzo 2007

Ultima fila...

Mi scuso in anticipo con i miei beneamati amici e colleghi padovani (Giuggiù, Drock, Ken, Beppe siete voi, anche perchè siete gli unici che girate da queste parti) perchè mi insinuo impunemente in un discorso che non mi appartiene neanche lontanamente. Per sentirmi più vicino alle persone con cui sto condividendo quest'ultimo anno universitario, ma anche e soprattutto a causa della mia pericolosa e pantagruelica curiosità, sono andato a ripercorrere una lunga querelle telematica che ha coinvolto molte persone che, appunto, ora come ora mi sono, bene o male, vicine. Ma non è neanche questo il discorso; sacro Odino, i conati di vomito di parole che ho in questo momento fanno male.
Il discorso è molto più generale e, credo, molto importante; si tratta di educazione, civiltà, tolleranza, autoironia e rispetto. Mi chiedo che cittadinanza abbiano in questo mondo persone che, arroccate nella convinzione di essere superiori a tutti e tutto, non sono in grado, apprentemente, di dare ascolto a chicchessia [e la prima Lucky del post viene accesa, il nervosismo è troppo]; scendesse il Padreterno, quali che siano le fattezze che tal persona riconosce come appartenenti al suddetto (barbuto e ascetico, pelato e pingue et cetera), consegnandogli il definitivo oracolo sul destino dell'umanità, egli sarebbe certamente in grado di contestarne la veridicità, non provenendo, la profezia, da egli stesso. Ora, questa è chiaramente un'iperbole, mal riuscita e un tantino blasfema, ma forse rende l'idea. Adoro Karl Popper e la sua idea sulla verosimiglianza. Caro compositore della cacofonica No Answers, non ci conosciamo nè probabilmente avremo il rispettivo piacere di recuperare in futuro. Ma sappi che non esiste essere vivente depositario di nessuna verità, la tua parola, nè tantomeno la mia, è vangelo; smussa gli angoli, ammorbidisci la superficie, impara l'osmosi e applicala. Questo è quello che penso. C'è tanto da imparare, da chiunque, dall'ultimo dei cazzoni (il sottoscritto) su su fino a persone che qualcosa da dire ce l'hanno effettivamente.
Tra l'altro, non nego di ammirare chi con forza sostiene le proprie idee fino all'ultimo, in fondo sono uno spirito romantico; ammiro quest'idea, nel senso platonico, ma non la condivido, perchè non è attuabile. Pascolando solo sul tuo lato del prisma, perdi le sfaccettature di tutti gli altri piani dell'esistenza. Non so perchè dico questo; è partito tutto come una reprimenda, una filippica per concludersi in una paterna predica. Non era mia intenzione; dal momento che non riesco a suggerire idee coerenti a me stesso, non vedo su quale inutile pulpito dovrei innalzarmi per predicare qualcosa. Non sono fatto per 'ste robe, sono più dalla parte del vivi e lascia vivere.
Anche per questo mi scuso ancora con i tovarisch patavini; non si tratta di un'intromissione, non mi permetterei mai. Volevo solo commentare, in qualità di osservatore esterno e con l'odioso senno di poi, gli atteggiamenti poco condivisibili di quest'ingombrante figura che tanto vi ha fatto penare.. ;)
Altro post inutile.. per di più sto giro pure chilometrico. Il titolo del worst blog ever è sempre saldamente alla mia vita, venite a prenderlo.. booya

4 commenti:

J ha detto...

Keep Rockin'.

Beat Cippe ha detto...

per un attimo ho rischiato di diventare una persona seria.. sono stati momenti traumatici.. ;)

Beat Cippe ha detto...

orco can.. siamo a già a due commenti del genere. ho bisogno di un drink.. forte..;) ragazzi, datemi una mano per uscire dal tunnel del simil Callegaro. Si accettano, anzi, si esigono commenti..

Beppe Dejan ha detto...

Dicono che quel ragazzo li di cui si parla, di recente sia stato trovato, in casa, morto, nudo, in poltrona e con il telecomando in mano... che orrenda visione